E’ la tragica odissea di Giorgio Manni, 51 anni, che a causa di forti dolori ai reni, che gli impedivano di respirare bene, si e’ rivolto a diversi Pronto Soccorso che gli rispondevano di curarsi a casa
Roma, 17 luglio 2011 - E’ morto dopo essere stato rimandato a casa per ben cinque volte dai quattro ospedali romani a cui aveva chiesto soccorso. E’ la tragica odissea di Giorgio Manni, 51 anni, che a causa di forti dolori ai reni, che gli impedivano di respirare bene, si e’ rivolto a diversi Pronto Soccorso, ultimo quello dell’ospedale di Subiaco, da cui poi e’ stato trasferito al Policlinico di Tor Vergata quando ormai le condizioni erano disperate.
Il governatore del Lazio Renata Polverini ha annunciato che “la Regione ha chiesto alla direzione sanitaria della Asl RmG di attivare immediatamente una commissione d’inchiesta sul decesso di Giorgio Manni”.
“E’ un quadro impressionante quello riportato dalla stampa di oggi, per questo ho chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di avviare una istruttoria subito”. Cosi’ Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo la morte di un uomo rimandato a casa per ben cinque volte dai quattro ospedali romani a cui aveva chiesto soccorso.
“Quanto accaduto va verificato al piu’ presto, perche’ e’ inaccettabile che una persona malata sia obbligata a cercare assistenza spostandosi di ospedale in ospedale, per trovare da sola una soluzione. Sembra profilarsi una preoccupante inefficienza della rete di emergenza e urgenza regionale, per questo ho chiesto ai Nas di acquisire tutti i documenti relativi al paziente e quanto sia necessario a certificare le richieste di aiuto ai nosocomi e i motivi del mancato ricovero. Questo caso deve farci riflettere piu’ in generale sul funzionamento della rete di emergenza e urgenza del nostro Paese, le cui carenze organizzative erano gia’ state di recente rimarcate dalla Commissione Igiene e Sanita’ del Senato”.
Fonte: http://qn.quotidiano.netLA SANITA' ITALIANA INSUFFICIENTE E IRRESPONSABILE
Il 23 Giugno 2009 si spegneva a quasi 80 anni nel letto di una residenza protetta Giovanni Mannucci, mio padre. Un anno prima, il 16 Giugno 2008 era iniziata la sua tragica odissea. Preso da un ictus non era più in grado di camminare ed aveva tutta la parte sinistra del suo corpo paralizzata. Chiamata l'ambulanza lo portano all'ospedale di Ponte a Niccheri ( l'ospedale di zona del Chianti Fiorentino), dopo qualche ora mi chiamano dal pronto soccorso per dirmi che mio papà era in dimissione. Arrivo in ospedale imbufalito, chiamo il primario e gli dico: Secondo lei mio papà è in condizione di essere dimesso ( era ancora paralizzato per metà del corpo), va bene - dissi io - adesso chiamo i Carabinieri e facciamo mettere a verbale che lei, il primario ritiene che questa persona può essere dimessa, se succederà qualcosa la responsabilità sarà tutta sua!!!!! - A questa frase il primario sbianca e mi dice - No, aspetti signor Mannucci, non chiami i Carabinieri, vediamo di mandarlo a fare la riabilitazione a Villa Ulivella - e si mette sul computer - Ecco c'è un posto, lo mandiamo li- In serata, mio papà è ricoverato nella nuova struttura. Il giorno dopo parlo con uno dei medici di Villa Ulivella e gli racconto cosa stava accadendo a mio papà, che lo volevano mandare a casa semiparalizzato senza fargli aluna cura, sapete cosa mi dice questo medico - Ma chi era 'sto cane che lo volava rimandare a casa! - E' rimasto in riabilitazione 3 mesi e mezzo e alla fine non solo non era più paralizzato ma camminava anche un pò seppur con il bastone. Per farla breve, mio papà avrà una serie di ricadute in seguito, e ogni volta per farlo ricoverare ho dovuto mettere in mezzo i Carabinieri, se fosse stato da solo, l'avrebbero spedito a casa a morire da solo come un cane! Questa è la "Sanità" italiana pe rla quale paghiamo tante tasse. VERGOGNA!!!!!!!!!! Non lo auguro a nessuno, ma se avrete un caro da far ricoverare, se vi fanno storie chiamate i Carabinieri e vedrete come fileranno nel verso giusto le cose!!!! La Sanità è un diritto, soprattutto per chi dopo una vita di lavoro ha bisogno di cure e attenzioni dovute all'età. Sti cazzi della commissione d'inchiesta che farà la Polverini, intanto una persona che probabilmente sarebbe potuta essere salvata è morta. Ma i nostri politici di merda queste cose a loro non fregano più di tanto, perchè guadagnano migliaia di euro e quando devono curarsi loro negli ospedali stendono i tappetti rossi. Mortacci loro!!!!!!!
Oliviero Mannucci