Mangiare meno carne fa bene alla salute. Anche a quella del pianeta
Se consumassimo 2-3 porzioni alla settimana si ridurrebbe l'incidenza di malattie cardiovascolari e tumori e si combatterebbe il cambiamento climatico.
La ricetta per salvare l'ambiente: dormire di più
Dormire bene fa bene a noi stessi, a chi ci circonda e anche all’ambiente. Si consuma meno energie e si bruciano più calorie.
Mangiare meno carne riduce enormemente il rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Non solo: secondo una ricerca promossa da Friends of the Earth, se tutti ne riducessimo il consumo a due-tre porzioni la settimana (l'ideale sarebbero 210 grammi) ogni anno salveremmo 45mila capi di bestiame.
La ricerca contiene anche un’analisi dei comportamenti alimentari degli inglesi, realizzata dall’esperto del settore Mike Rayner, secondo la quale con la diffusione su larga scala di una dieta a ridotto contenuto di carne, si potrebbero evitare 31mila decessi per malattie cardiovascolari, 9mila per cancro e 5mila per ictus.
Un beneficio enorme per la salute, anche per quella dei conti pubblici, dal momento che il sistema sanitario risparmierebbe 1,2 miliardi di sterline (pari a oltre 1,3 miliardi di euro).
Mangiare meno carne significa inoltre contribuire in modo concreto alla lotta al cambiamento climatico (le flatulenze del bestiame d’allevamento sono una delle principali cause di emissioni di gas serra!) e alla deforestazione. In Sud America in particolare infatti metri e metri quadrati di foresta stanno cedendo il passo a pascoli per allevamenti destinati a rifornire le tavole europee.
Un piccolo “sacrificio” che fa bene alla salute nostra, del pianeta e delle finanze. A volte qualche rinuncia, se condivisa da molti, può fare una differenza enorme.
Commento di Oliviero Mannucci:
Se farebbe bene mangiare meno carne sia all'uomo che al pianeta, immaginate se tutto il genere umano diventasse vegetariano. In Italia siamo circa 7 700 000 coloro che per scelte etiche, spirituali, ecologiche etc. non consumano più la carne dei nostri fratelli minori animali, come li definiva S.Franceso d'Assisi. In Europa il processo verso il vegetarianesimo è assai più avanzato, e in molti paesi del UE è facile trovare anche mense verdi universitarie e ristoranti che quando arriva un vegetariano non hanno nessun problema a proporre un menù più che dignitoso. Qui in Italia invece, dipende da regione a regione a paese a paese. Poi ci sono ancora alcune persone che quando sentono che hanno a tavola un vegetariano si irritano e cominciano in maniera molto maleducata a cercare di convincerti che stai sbagliando con domande, e discorsi che non stanno ne in cielo ne in Terra. Come mai sei vegetariano? Dove le prendi le proteine? La verdura è tutta acqua? La carne ci vuole, perchè l'uomo è onnivoro (?) e tutta una serie di stronzate del genere. Questi signori, oltre quindi ad infrangere una regola del galateo, infrangono anche le palle del malcapitato di turno, esternando tutta la loro ignoranza sull'argomento. Spero che voi cari amici lettori non facciate parte di questa schiera di scriteriati. Come quelli che fumano, prima fanno quello che cazzo gli pare, poi quando gli arriva il tumore alò polmone piangono come vitelli. Ognuno è padrone di fare quello che vuole nella propria vita, ma poi bisogna anche saper accettare le conseguenze delle proprie scelte, e molti di quelli che vogliono vivere senza regole, vorrebbero fare come gli pare, ma poi quando arriva la reazione al loro comportamento scriteriato non sono pronti a subire le conseguenze che meritano e se la prendono con Dio o con altri, mai e poi mai accetteranno il fatto che sono loro a sbagliare e se provi a dirgli qualcosa in maniera garbata per cercare di aiutarli a cambiare reagiscono anche in maniera violenta talvolta, come fossero indemoniati, indemoniati d'ignoranza, purtroppo.
Oliviero Mannucci
vegetariano dal 1985
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