venerdì 3 dicembre 2010
Il librettino del cazzo della società della salute
Mercoledì 1 Dicembre trovo nella cassetta della posta un librettino, prima di aprire la cassetta ho pensato - I soliti Testimoni di Geova ? - poi aprò la cassetta e cosa ti trovo? Un librettino intitolato: "Salute come Bene Comune" sotto titolo " Prevenzione, Partecipazione, Consapevolezza, Crescita Culturale. E poi in altto a sinistra sulla copertina " Società della Salute - Zona Fiorentina Sud -Est . Nel mezzo della copertina c'è un disegno con l'insieme dei comuni interessati e sotto tre fotografie con una famiglia sorridente, bambini che saltano sull'erba e due donne, di cui una in camice, che sembrano prestare assistenza ad una signora anziana. SAPETE QUAL'E' STATA LA MIA REAZIONE? UN INCAZZATURA ISTANTANEA!!!!
Il 16 Giugno del 2008, mio papà inizio a stare molto male. Durante la notte andò per alzarsi dal letto e cadde rovinosamente a terra. Mi chiamò disperato ( meno male che quella notte dormivo da mio padre), era paralizzato e non riusciva più a rialzarsi. Lo sollevo, cerco di tranquillizzarlo e l'aiuto ad andare in bagno a fare pipì. Durante la notte cadette altre tre volte, a quel punto capendo che non era un episodio isolato chiamo il 118. L'ambulanza arriva dopo 30 minuti, mio papà viente portato all'ospedale di Ponte a Niccheri. Impossibilitato a seguirlo, provo a tornare a dormire, ma sono così scosso da non riuscirvi. Dopo qualche ora mi chiama l'ospedale dicendomi che mio papà non ha nulla e che sarà dimesso da li a qualche ora. Mi precipito al Pronto Soccorso, lo trovo ancora paralizzato in uno stato di prostrazione e un pò confuso. Chiamo il primario e gli dico - Secondo lei mio papà è da dimettere? Ora chiamo i Carbinieri e faccio mettere a verbale la sua decisione, se poi succede qualcosa la responsabilità se la prenderà lei. Il primario, che prima sembrava tanto sicuro di mandare mio papà a casa inizia a tergiversare e dice - No, aspetti non chiami i Carabinieri, vediamo di mandarlo a fare la riabilitazione - Da una occhiata al terminale e poi esclama - C'è posto a Villa Ulivella, lo mandiamo lì - e così in serata mio papà è trasferito verso la nuova residenza sanitaria. Un medico di lì, poi mi dirà - Ma chi è quel cane che voleva dimetterlo, ci pensiamo noi a suo papà - Per la cronaca, mio papà rimarrà in riabilitazione tre mesi e mezzo, recupererà così la capacità di camminare, seppure in maniera limitata. Mi domando, ma se mio papà fosse stato un anziano solo, se non avesse avuto un figlio che si è oppoosto alla sua dimissione, sarebbe stato madato a casa a morire!!!! Altro che società della salute, altro che Salute come bene comune, altro che Prevenzione, Partecipazione, Consapevolezza e Crescita Culturale. Il più totale MENEFREGHISMO egregio Luciano Bartolini, presidente della Sds Zona Fiorentina Sud Est. Mio papà in seguito avrà delle ricadute e ogni volta sia per ricevere l'aiuto delle strutture sanitare del Comune di Tavrnelle Val di Pesa, sia per ricevere le giuste cure nell'ospedale di Ponte a Niccheri, ogni volta ho dovuto mettere di mezzo i Carabinieri, che ad un certo punto volevano fare una denuncia per omissione di soccorso, visto che mio papà continuava ad essere sballottato da Ponte a Niccheri alla RSA dove in seguito è stato ricoverato. Nel frattempo gli è stato negato l'accompagnamento, perchè le visite che vengono fatte, sono molto sbrigative e poco approfondite. Il 23 Giugno 2009, dopo una serie infinita di peripezie ed inzcazzature varie, mio papà è deceduto. La settimana prima, al suo ultimo ricovero prescritto dal medico di famiglia gli sono state negate le trasfusioni di cui aveva bisogno. In un giorno ha fatto quattro volte il viaggio in ambulanza dall'ospedale alla RSA, e l'ultima volta sono0 dovuto intervenire personalmente per farlo ricoverare, i Carabinieri erano inkazzatissimi anche loro. Mettetevelo nel culo il vostro librettino, cara società della salute di questo cazzo e imparate a comportarvi in maniera corretta verso le persone che sono seriamente ammalate. E la prossima volta che ci saranno le elezioni, sò già per chi votare .... PER NESSSUNO!!!!!
Alla memoria di Giovanni Mannucci, mio padre, che dopo aver lavorato onestamente tutta una vita facendo grandi sacrifici alla fine è stato abbandonato dalle istituzioni per le quali aveva contribuito con il sudore della sua fronte.
Oliviero Mannucci
PS: ingrandite l'immagine qui sotto ( clikkandoci sopra) e leggete questo articolo uscito sul Corriere Fiorentino del 5 Dicembre 2010
Avete letto?! Una cosa vergognosa, altro che Società della Salute de 'sto ciufolo!
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