giovedì 1 novembre 2012

Figlio di Di Bella: "Dati sull'efficacia del metodo vengono censurati". Perchè? Veronesi non ha certificato che funziona?

Dopo un lungo periodo nel quale si è discusso sull'efficacia o meno del metodo Di Bella avevo trovato un articolo dal titolo "Veronesi si arrende a Di Bella: somatostatina efficace contro il cancro" nel quale si riporta che "L'università di Firenze e  Umberto Veronesi con L'Istituto Europeo di Oncologia (LEO) arrivano finalmente a dare dignità scientifica al metodo Di Bella". Il problema però è che i dati relativi all'efficacia sono ancora tenuti nascosti come ha dichiarato anche il figlio del Dott. Di Bella (scomparso nel 2003) in seguito alla notizia che riguarda la storia della 43enne modenese Roberta Tagliani, che in 79 giorni ha visto sparire tre tumori con la cura Di Bella.Perchè i risultati degli studi sul metodo Di Bella non vengono pubblicati? Ci sono ancora dubbi sulla sua reale efficacia?

 Fonte: virgilio.it

 

 

La chemioterapia potrebbe favorire lo sviluppo del cancro

La chemioterapia potrebbe facilitare la crescita del cancro, a riferire la notizia è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

Chemioterapia

Il trattamento chemioterapico è una delle soluzioni più utilizzate per contrastare la crescita del cancro ma, secondo i ricercatori statunitensi del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, potrebbe influire sulle cellule sane, come quelle che si trovano in prossimità del tumore alla prostata o quello delle ovaie o del seno, stimolando la produzione di una proteina in grado di favorire lo sviluppo del cancro.
Inoltre, secondo Peter Nelson che ha coordinato il team di ricercatori, la chemioterapia potrebbe rendere più resistenti le cellule tumorali ai successivi trattamenti.
Nelson ha spiegato che l'attività della proteina incriminata e denominata WNT16B, che influenza le cellule tumorali più vicine "facendole crescere, propagare e, più importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali era del tutto inattesa".
La notizia è certamente una tegola in testa alla lotta contro il cancro. L'inattesa scoperta di fatto conferma altri studi che riferivano come alcuni tipi di tumori rispondessero positivamente al primo ciclo di chemioterapia, per poi sviluppare una resistenza ai successivi.
I ricercatori sono comunque già a caccia di soluzioni. Sulla base dei dati, le cellule benigne danneggiate dalla chemio rinvigoriscono la crescita del cancro, ma si potrebbe individuare una soluzione per inibire l'azione della proteina come "un anticorpo alla WNT16B, assunto durante alla chemioterapia, che potrebbe migliorane la risposa uccidendo più cellule tumorali".
L'altra possibilità suggerita dagli studiosi potrebbe essere quella di abbassare la dose della chemioterapia.


Fonte: http://www.vitadidonna.it

martedì 30 ottobre 2012

[FILM COMPLETO] CENSURATO DA TUTTE LE TV ITALIANE!



Pubblicato in data 17/mag/2012 da
film completo
Titolo: Zeitgeist Moving Forward
【 TUTTI I VIDEO CENSURATI 】 QUI: ▪► http://bit.ly/GREENPEACEz ◄▪
Zoomarine 100 delfini uccisi: http://bit.ly/NqXfif
Signoraggio bancario: http://dai.ly/NexiWu
4.100 bambini morti ogni giorno: http://dai.ly/KOELJm
Polli vengono coltivati: http://dai.ly/LzdzhW

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venerdì 19 ottobre 2012

Non sai come la polizia postale ti spia su Facebook e Co. ?



 

Senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere


Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati.

In Italia senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale.


Questo perchè, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.
Una corsia preferenziale, insomma, che potranno percorrere i detective digitali italiani impegnati soprattutto nella lotta alla pedopornografia, al phishing e alle truffe telematiche, ma anche per evitare inconvenienti ai personaggi pubblici i cui profili vengono creati a loro insaputa. Intenti forse condivisibili, ma che di fatto consegnano alle forze dell’ordine il passepartout per aprire le porte delle nostre case virtuali senza che sia necessaria l’autorizzazione di un pubblico ministero. In concreto, i 400 agenti della Direzione investigativa della Polizia postale e delle comunicazioni potranno sbirciare e registrare i quasi 17 milioni di profili italiani di Facebook.


Ma siamo certi che tutto ciò avverrà nel rispetto della nostra privacy? In realtà, ormai da un paio d’anni, gli sceriffi italiani cavalcano sulle praterie di bit. Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e persino i vigili urbani scandagliano le comunità di Internet per ricavare informazioni sensibili, ricostruire la loro rete di relazioni, confermare o smentire alibi e incriminare gli autori di reati. Sempre più persone conducono in Rete una vita parallela e questo spiega perchè alle indagini tradizionali da tempo si affianchino pedinamenti virtuali. Con la differenza che proprio per l’enorme potenzialità del Web e per la facilità con cui si viola la riservatezza altrui è molto facile finire nel mirino dei cybercop: non è necessario macchiarsi di reati ma basta aver concesso l’amicizia a qualcuno che graviti in ambienti “interessanti” per le forze dell’ordine.

A Milano, per esempio, una sezione della Polizia locale voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato sguinzaglia i suoi “ghisa” nei gruppi di writer, allo scopo di infiltrarsi nelle loro community e individuare le firme dei graffiti metropolitani per risalire agli autori e denunciarli per imbrattamento. Le bande di adolescenti cinesi che, tra Lombardia e Piemonte, terrorizzano i connazionali con le estorsioni, sono continuamente
monitorate dagli interpreti della polizia che si insinuano in Qq, la più diffusa chat della comunità. Anche le gang sudamericane, protagoniste in passato di regolamenti di conti a Genova e Milano, vengono sorvegliate dalle forze dell’ordine.

E le lavagne degli uffici delle Squadre mobili sono ricoperte di foto scaricate da Facebook, dove i capi delle pandillas che si fanno chiamare Latin King, Forever o Ms18 sono stati taggati insieme ad altri ragazzi
sudamericani, permettendo cosi agli agenti di conoscere il loro organigramma. Veri esperti nel monitoraggio del Web sono ormai gli investigatori delle Digos, che hanno smesso di farsi crescere la barba per gironzolare intorno ai centri sociali o di rasarsi i capelli per frequentare le curve degli stadi. Molto più semplice penetrare nei gruppi considerati a rischio con un clic del mouse. Quanto ai Carabinieri, ogni reparto operativo autorizza i propri militari, dal grado di maresciallo in su, ad accedere a qualunque sito internet per indagini sotto copertura, soprattutto nel mondo dello spaccio tra giovanissimi che utilizzano le chat per fissare gli scambi di droga o ordinare le dosi da ricevere negli istituti scolastici.

Mentre, per prevenire eventuali problemi durante i rave, alle compagnie dei Carabinieri di provincia è stato chiesto di iscriversi al sito di social networking Netlog, dove gli appassionati di musica tecno si danno appuntamento per i raduni convocando fans da tutta Europa. A caccia di raver ci sono anche i venti compartimenti della Polizia postale e delle comunicazioni, localizzati in tutti i capoluoghi di regione e 76 sezioni dislocate in provincia.


«Il nostro obiettivo è quello di prevenire i rave party prima che abbiano inizio», spiegano, «e per questo ci inseriamo nelle comunicazioni tra organizzatori e partecipanti, nei social network, nei forum e nei biog». Così può capitare che anche chi ha semplicemente partecipato ad una chat per commentare un gruppo musicale finisca per essere radiografato a sua insaputa.

In teoria queste attività sono coordinate dalle procure che conducono le indagini su singoli fatti o su fenomeni più ampi. I responsabili dei social network non ci tengono a farlo sapere e parlano di una generica offerta di collaborazione con le forze dell’ordine per impedire che le loro piattaforme favoriscano alcuni delitti. Un investigatore milanese rivela a “L’espresso” che, grazie alle autorizzazioni della magistratura, da tempo ottiene dai responsabili di Facebook Italia di visualizzare centinaia di profili riservati di altrettanti utenti, riuscendo persino ad avere accesso ai contenuti delle chat andando indietro nel tempo fino ad un anno. Chi crede di aver impostato le funzioni di riservatezza in modo da non permettere a nessuno di vedere le foto, i post e gli scambi di messaggi con altri amici, in realtà, se nel suo gruppo c’e un sospetto, viene messo a nudo e di
queste intrusioni non verrà mai a conoscenza.

E non sempre l’autorità giudiziaria viene messa al corrente delle modalità con cui vengono condotte alcune indagini telematiche. Un ufficiale dei Carabinieri, che chiede di rimanere anonimo, ammette che certe violazioni della legge sulla riservatezza delle comunicazioni vengono praticate con disinvoltura: «Talvolta», spiega l’ufficiale. «creiamo una falsa identità femminile su Fb, su Msn o su altre chat, inseriamo nel profilo la foto di un carabiniere donna, meglio se giovane e carina, e lanciamo l’esca. II nostro carabiniere virtuale tenta un approccio con la persona su cui vogliamo raccogliere informazioni, magari complimentandosi per un tatuaggio. E in men che non si dica facciamo parte del suo gruppo, riuscendo a diventare “amici” di tutti i soggetti che ci interessano». Di tutta questa attività, spiega ancora l’ufficiale, «non sempre facciamo un resoconto alla procura e nei verbali ci limitiamo a citare una fantomatica fonte confidenziale». Da oggi, in virtù dell’accordo di collaborazione con Mark Zuckerberg siglato dalla Polizia, chi conduce queste indagini potrà fare a meno di avvisare un magistrato perchè «la fantasia investigativa può spaziare», prevede un funzionario della Polposta, «e le osservazioni virtuali potranno essere impiegate anche in indagini preventive».


Fonte: Wall Street Italia
postato da antiUsrael su
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=53018#top

giovedì 18 ottobre 2012

NWO: I Rothschild mettono le mani sul petrolio del Sud Sudan

Il 9 luglio 2011 il Sud Sudan è diventato la 193.ma nazione del mondo. Meno di una settimana dopo violenze sono scoppiate nel Sud Kordofan, una zona alla nuova frontiera tra Sudan e Sud Sudan, controllata dal Sudan e ricca di petrolio.
Non contenti del sequestro di giacimenti di petrolio del Sud Sudan, il cartello delle otto famiglie di banchieri guidato dai Rothschild, sembra voler spostare la nuova frontiera più a nord, strappando ancora più petrolio greggio al popolo del Sudan. Per decenni i servizi segreti occidentali hanno sostenuto l’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (SPLA), nel tentativo di consegnare la parte meridionale del Sudan ai quattro cavalieri del petrolio. La regione possiede il 75% delle riserve petrolifere del Sudan.
Ciò che è stata la più lunga guerra civile dell’Africa, alla fine terminò quando il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir, sotto pressione, cedette la parte meridionale del suo paese ai vampiri bancari del FMI/Banca Mondiale, dopo un conflitto che ha lasciato più di 2 milioni di morti. Pochi giorni dopo essersi dichiarata nazione sovrana, la società petrolifera statale del Sud Sudan, la Nilepet, costituiva una joint venture con la Glencore International Plc., per commercializzare il suo petrolio. Glencore è controllata dai Rothschild. La joint venture sarà la PetroNile, con il 51 per cento controllato da Nilepet e il 49 per cento dalla Glencore.
Il nuovo presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, ha firmato una legge che istituisce formalmente la Banca Centrale del Sud Sudan. Il Sudan è uno dei cinque paesi – insieme a Cuba, Corea del Nord, Siria e Iran – la cui banca centrale non è sotto il controllo del cartello delle otto famiglie di banchieri guidate dai Rothschild. Non è dunque un caso che la moneta di questo nuovo feudo petrolifero dei Rothschild, si chiami sterlina del Sud Sudan. Già nel 1993 il presidente sudanese al-Bashir aveva accusato l’Arabia Saudita di fornire armi all’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (SPLA) di Johnny Garang. Il Mossad israeliano ha anch’esso rifornito lo SPLA per anni attraverso il Kenya, con l’approvazione della CIA.
Nel 1996 l’amministrazione Clinton annunciava che l’aiuto militare a Etiopia, Eritrea e Uganda doveva essere utilizzato per aiutare l’SPLA per un’offensiva contro Khartoum. Quando questo sforzo sanguinoso fallì, gli scagnozzi delle otto famiglie iniziarono ad armare i ribelli in Ciad. Il Ciad è stato a lungo un paese importante per gli schemi produttivi in Nord Africa dell’Exxon-Mobil e della Chevron-Texaco. Il presidente del Ciad, Idriss Deby, che salì al potere nel 1991, era condiscendente con Big Oil. Fu anche classificato 16.mo nella lista dei peggiori dittatori del mondo, nel 2009, sulla rivista Parade.
I ribelli in Ciad avevano due obiettivi. Gli ufficiali pagatori della casa dei Saud della CIA, fornirono il supporto al Fronte Nazionale per la Salvezza (NFS), che aveva tentato di rovesciare il Presidente libico Muammar Gheddafi. Nel 1990, a seguito del successo del contro-colpo di stato supportato dai libici contro il governo del Ciad che sponsorizzava la NFS, gli Stati Uniti evacuarono 350 capi del NFS con il finanziamento saudita. Gli Stati Uniti consegnarono 5 milioni di dollari in aiuti al governo dittatoriale del Kenya di Daniel Arap Moi, in modo che il Kenya ospitasse i leader del NFS, che gli altri governi africani si rifiutarono di accogliere. Arap Moi poi figurò nelle operazioni segrete della CIA in Somalia, dove i sauditi avevano finanziato anche la controinsurrezione. Le agenzie di intelligence occidentali poi utilizzarono il governo del Ciad per finanziare il Movimento Giustizia e Uguaglianza (JEM). Dalle basi in Ciad, questi terroristi lanciavano incursioni nella regione sudanese del Darfur, creando la grave crisi dei rifugiati, durante l’apertura del secondo fronte settentrionale della guerra condotta contro il Sudan sul fianco meridionale, dall’SPLA di Big Oil.
I media occidentali, ovviamente, accusarono del conflitto in Darfur soltanto il governo sudanese e l’idiocrazia liberale seguì presa per il suo stupido naso, come in Jugoslavia. Nel marzo 2009 il tribunale farsa preferito dalle otto famiglie, la Corte penale internazionale (CPI), accusò il presidente sudanese al-Bashir di crimini di guerra. Non vi fu alcuna menzione del JEM nelle accuse del CPI. Nell’agosto 2006, il presidente del Ciad Deby aveva fatto una svolta a sinistra, chiedendo che il Ciad ottenesse la quota del 60% della sua produzione petrolifera nazionale, dopo aver ricevuto per decenni solo le “briciole” dalle società straniere che gestivano il settore. Aveva accusato Chevron e Petronas di rifiuarsi di pagare le tasse, per un totale di 486,2 milioni dollari.
Nel 2008, il presidente sudanese al-Bashir partecipò all’inaugurazione della rielezione di Déby, segnalando la ripresa delle relazioni che posero fine al conflitto nel Darfur. Con al-Bashir ancora seduto in cima a enormi giacimenti di petrolio, le otto famiglie idearono il piano per la secessione del Sud Sudan dal Sudan. Estenuato dai continui attacchi al suo popolo, che avevano lasciato due milioni di morti, al-Bashir è stato costretto all’accordo sulla divisione. Con le violenze che già esplodono nel Sud Kordofan, controllato dal Sudan e ricco di petrolio, sembra che l’SPLA e il suo sponsor Glencore/Rothschild non si accontentino di aver rubato la maggior parte dei giacimenti petroliferi del Sudan. I vampiri li vogliono tutti.

di Dean Henderson

Fonte: aurorasito

domenica 14 ottobre 2012

Pierre, ragazzo autistico trattato da spacciatore

- Di Maurizio Elia Spezia -

La notizia giunge da Repubblica, dove potrete trovare anche il video con intervista al medico curante di Pierre dove sostiene che il ragazzo sia stato trattato come uno spacciatore e  addirittura gli siano state fatte radiografie all’addome per cercare ovuli contenenti sostanze stupefacenti.
L’unica colpa di Pierre è di essersi allontanato per andare in bagno, dopo mezz’ora Giovanna, la mamma, si preoccupa chiama Valentin il padre, con il quale ha 4 figli e vivono tutti insieme in Italia da oltre 30 anni.
Valentin preoccupato chiama il 113 e scopre che Peirre è in ospedale e sul referto l’agghiacciante scoperta:
“ Dall’anamnesi soffre di autismo, avvisati i genitori” e inoltre: “”Il medico del 118 e i poliziotti mi pongono il problema di ingestione di ovuli????“  ma questo non è tutto, la madre dice di averlo trovato con un ago in un braccio e che il giorno dopo aveva reazione allergica ai farmaci!  E il medico, dott. Montinari dichiara: “Rischiamo di buttare tutto il lavoro fatto in anni di terapie, Pierre potrebbe non recuperare più. Si fida di pochissime persone, io lo visitavo senza camice per non spaventarlo. Questi ragazzi hanno il terrore dei camici bianchi. È stato narcotizzato senza alcuna autorizzazione. È aberrante. Hanno sospettato di lui perché non sa comunicare o forse solo perché ha la pelle nera? E i farmaci che hanno usato sono controindicati, perché Pierre è come tutti gli autistici un paziente fortemente allergico”
La famiglia è pronta a sporgere denuncia perchè sostiene che sia impossibile scambiare Pierre con uno spacciatore.
In una dichiarazione al tg3 di poco fa il medico sostiene che il ragazzo possa essere diventato autistico grazie alle vaccinazioni.
Ricordiamo a tutti di andare nella sezione del sito dedicata alla Salute e Medicina per trovare molte informazioni sull’autismo provocato dalle vaccinazioni!
Cosa sta succedendo nel nostro paese?
Possibile che non ci rendiamo conto di quanto stia diventando pericoloso avere a che fare con le forza dell’ordine che non sono più preparate in maniera seria dallo Stato ma sono solo degli individui, spesso ignoranti, che sono pronti solo ad obbedire agli ordini?
Possibile che ci stiano davvero preparando all’arrivo di una nuova polizia europea pronta a deportare e rinchiudere chiunque grazie solo ad un piccolo sospetto visivo?
Possibile che le istituzioni, i partiti, i giudici, insomma tutto il sistema continuino a permettere che queste cose accadano senza che nessuno venga punito?






 

Fonte: http://www.losai.eu

giovedì 11 ottobre 2012

Lo "sterminio" dei Militari Italiani avvelenati da vaccini mortali e Uranio Impoverito

Otto vaccini in 28 giorni: probabile causa di morte tra i militari. Il Ministero della Difesa tace ormai da anni. L'accusa: "ci sono liste segrete che non vogliono mostrarci".

Lo "sterminio" dei Militari Italiani avvelenati da vaccini mortali e Uranio Impoverito

Il quotidiano La Repubblica sta seguendo il caso in discussione in questi giorni nella Commissione uranio impoverito. La storia è quella di migliaia di militari che si sono ammalati e sono morti in seguito a qualche pratica militare. Non si sa se la causa principale sia l'esposizione all'uranio impoverito, ma è certo che in molti riconoscono un fattore essenziale "nella lunga serie di vaccinazioni" fatte in soli 28 giorni.
INCRIMINAZIONE PER DISOBBEDIENZA - Ma attenzione: se sei militare a queste vaccinazioni non puoi opporti o rischi di essere incriminato per insubordinazione come è accaduto a Luigi Sanna, ex maresciallo dell'areonautica. La moglie, avvocato, spiega alla giornalista Vittoria Iacovella che il marito ha solo chiesto in forma scritta "perché si dovesse fare quelle vaccinazioni" e "se non fosse pericoloso", dato che erano tutti a distanza ravvicinata.
Non ha ricevuto risposta così ha reiterato la domanda affermando di non volersi vaccinare sebbene le vaccinazioni fossero imposte dall'esercito. Prima doveva ricevere le informazioni richieste. L'unica risposta ricevuta al secondo tentativo è stata: "Non abbiamo ragione di ritenere che non siano pericolosi". L'ex maresciallo è stato comunque obbligato a vaccinarsi ed ora rischia oltre un anno di carcere per non aver ottemperato agli ordini. Quindi è un ordine? Pare di si, ma dicono di no. L'esercito infatti da la possibilità di scegliere: o il vaccino, o il posto di lavoro.
MORIRE DI CANCRO - Del resto l'ex maresciallo Luigi Sanna si è ammalato di cancro proprio come altri militari, alcuni in vita, altri già morti. Come Francesco Randelli, morto di cancro nel 2008. Aveva partecipato ad una "spedizione a Porto Marghera" dove ha avuto l'occasione di respirare un pò di diossina dopo una serie di vaccinazioni obbligatorie e imposte dall'esercito. In seguito alla sua morte, il padre ha cominciato a raccogliere le prove dello "sterminio", come lui stesso lo definisce.
Ed è lo stesso padre di questo giovane militare morto a soli 26 anni a fare un'accusa fortissima: "ci sono liste nascoste che non vogliono mostrarci". Sarebbero infatti 3500 i militari monitorati e circa 200 quelli morti a causa di uranio impoverito.
Lo stesso esercito che impone le vaccinazioni quindi, monitora chi ne ha avuto danni come se questi ragazzi fossero topi da laboratorio. Lo stesso Sig. Randelli afferma poi che il famoso documento dove "ti fanno scegliere" è in realtà un'imposizione bella e buona: ti fanno scegliere davvero se farti vaccinare o meno, ma se dici di no vieni processato e perdi il lavoro.
IL PROGETTO SIGNUM - E' lo stesso Randelli poi a parlare del Progetto Signum. Grazie all'indagine sugli effetti dell'uranio impoverito sui militari andati in Iraq si è scoperto che la presenza di questo è quasi impercettibile mentre solo "cinque vaccinazioni a volte si sviluppavano ossidazioni cellulari che portavano a tumori Signum era un progetto grande, coinvolgeva quattro università, stava arrivando a conclusioni scientificamente importanti ma ad un tratto, di punto in bianco è stato accantonato. Forse questo studio ha fatto paura a qualcuno e si è fatto in modo che non andasse oltre. Così noi parenti delle vittime ci ritroviamo a tirare pugni nel buio. Io sono stanco, stanco anche di rabbia e rancore. Mio padre, il nonno alpino che ispirò mio figlio, ha fatto nove anni di guerra, ha creduto in questa Repubblica, e ora io da questa voglio risposte".
I POLITICI COMMOSSI - Ed è alla terza audizione che si hanno i colpi di scena, quella in cui si presenta a conferire mediante video conferenza Erasmo Savino, di Nola (NA), ex caporal maggiore di soli 31 anni che improvvisamente si è ritrovato un cancro al dito del piede. In breve tempo il cancro ha metastatizzato anche nei polmoni. Chemioterapie e terapie di vario tipo hanno aiutato a tenere la testa alta dinanzi al cancro che non perdona. Erasmo Savino afferma al cospetto dei Parlamentari commossi: "forse sono arrivato al termine della mia vita, ma sono stato abbandonato dallo Stato".
Il silenzio del Ministero della Difesa su questa vicenda è inaccettabile, per questo alcuni parenti di militari e lo stesso padre di Randelli hanno aperto una causa penale. Ma per Erasmo il risarcimento non ci sarà perché non gli è stato riconosciuto lo status di "vittima del dovere". Quando si dice che le parole hanno il loro peso burocratico!
L'85% dei militari ammalati non è mai stato all'estero. Basta infatti avere un sistema immunitario impazzito a causa dei vaccini e respirare un pò di "mal'aria" del belpaese per generare un cancro e farlo progredire all'interno del corpo.
IL SILENZIO - Ma adesso che la vicenda si è fatta dura ecco che il Parlamento ti ascolta. L'accusa di Carlo Carta, avvocato di Luigi Senna, ex militare citato poc'anzi, afferma che il Parlamento faceva orecchie da mercante per ogni richiesta di aiuto. Adesso le cose stanno cambiando. Lo stesso Senatore Giacinto Russo afferra il cellulare proprio in Commissione mentre Savino sta testimoniando e manda un messaggio al figlio che è inviato in Afganistan chiedendogli se anche lui ha dovuto fare tutte quelle vaccinazioni. Ovviamente le ha fatte tutte: le mani le porta al viso, la disperazione gliela si legge in volto. Intorno a lui gli Onorevoli hanno gli occhi lucidi dinanzi al racconto di un malato terminale. Una nota di commozione ci voleva proprio: per il popolo è bello sapere che anche i Senatori hanno un cuore nonostante il silenzio assoluto del Ministero della Difesa.

Fonte:  http://italian.irib.ir

martedì 9 ottobre 2012

BANCHIERE SVIZZERO CONFESSA I CRIMINI DEL BILDERBERG

Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg da tempo fattorino dei Rothschild, esemplifica i peggiori eccessi dei Bilderbergers.
“Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo “.“Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere una scusa”.
L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio 2011 tramite il settimanale russo “NoviDen”
D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?
A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino. Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fù sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fu l’unico caso.
Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.
D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il responsabile?
A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la mia vita.
D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?
R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.
D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?
R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.
D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?
R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.
D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?
R: Sì, un problema molto grande. La notte non riuscivo a dormire e dopo un po’ lasciai la banca. Diversi servizi segreti provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali, compresa l’uccisione di persone attraverso le banche svizzere. Dovevamo pagare, sotto ordine di potenze straniere, per l’uccisione di persone che non seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca Mondiale, per esempio.
D: Quella che stai facendo è una rivelazione molto importante. Perché senti il bisogno di dirlo qui e adesso?
R: Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera. Perchè la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine perché le maggiori banche Svizzere sono coinvolte in attività non etiche. La maggior parte di queste operazioni sono al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi.
D: Si parla di miliardi?
A: Molto ma molto di più, si parla di triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una rapina per tutti. Voglio dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove fui coinvolto, le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior parte degli amministratori delle banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni, sia americani che britannici, non rispettano la nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e distruggono le persone in tutto il mondo solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali in Germania e ora anche negli Stati Uniti. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese.
D: Stai dicendo che, alcune di queste persone che citi parteciperanno alla imminente riunione del Bilderberg a St. Moritz?
R: Sì.
D: Quindi i partecipanti sono attualmente in una posizione di potere?
R: Sì. Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in Europa. La popolazione attiva europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere l’Europa.
D: Pensa che la riunione del Bilderberg a St. Moritz abbia un valore simbolico? Perché nel 2009 erano in Grecia, nel 2010 in Spagna e guardi cosa è successo loro. Può significare che la Svizzera dovrà subire qualcosa di brutto?
R: Sì. La Svizzera, per loro, è uno dei paesi più importanti, perché vi sono immensi capitali. Si riuniscono in Svizzera anche perchè vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. Capisca che è un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. Per quanto riguarda i “valori” non sto parlando delle grandi banche svizzere, perchè non hanno più niente di svizzero, la maggior parte di esse sono guidate da americani. Sto parlando, invece, del vero spirito svizzero a cui la gente comune tiene.
Certo che l’incontro ha e ha avuto un valore simbolico. Il loro scopo è quello di essere una specie di club elitario esclusivo che gestisce tutto il potere, mentre quelli sotto di loro, appassiscono.
D: Pensa che lo scopo del Bilderberg sia quello di creare una sorta di dittatura globale, controllata dalle grandi imprese globali, dove non esisteranno più gli stati sovrani?
R: Sì, la Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta e lo stato si trova nel mirino di questi gruppi elitari (proprio perchè non è completamente asservito ad essi). Utilizzano il ricatto del “too big to fail”, come nel caso di UBS per far aumentare il debito del nostro paese, proprio come hanno fatto con molti altri paesi. Quello che si deduce è che forse si vuole fare con la Svizzera quello che è stato fatto con l’Islanda, in cui sia banche che paese erano in bancarotta.
D: Anche l’UE è sotto queste influenze negative?
R: Certo. L’Unione europea è sotto la morsa del Bilderberg.
D: Come pensa che si potrebbe fermare questo piano?
R: Beh, questa è la ragione per cui mi rivolgo a voi. La verità. La verità è l’unica strada. Fare luce sulla situazione, esporli ai riflettori. A loro non piace molto essere al centro dell’attenzione. Dobbiamo creare trasparenza nel settore bancario e in tutti i livelli della società.
D: Quello che sta dicendo ora, è che c’è un lato sano del business delle banche svizzere, mentre ci sono delle “mele marce”, cioè alcune grosse banche che fanno cattivo uso del sistema finanziario, per portare a termine le loro attivitù illegali.
R: Sì. Le grandi banche formano il loro personale con i valori anglo-sassoni. Li formano ad essere avidi e spietati. Avidità e spietatezza che stanno distruggendo la Svizzera e tutti gli altri paesi europei e mondiali. Come paese abbiamo, se si guardano le banche piccole e medie, la maggior correttezza finanziaria al mondo. Sono le banche grandi che operano a livello mondiale che sono fonte di problemi. Esse non sono più svizzere e non si considerano tali.
D: Pensi che sia una buona cosa che la gente stia esponendo il Bilderberg e mostrando chi siano veramente i suoi componenti?
R: Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo. Queste persone vengono controllate tramite il ricatto data la loro debolezza mentale. Devono seguire ordini o saranno svergognati pubblicamente, distrutti o addirittura uccisi.
D: Da quando Ackermann è nel comitato direttivo del Bilderberg, pensa che abbia preso delle decisioni importanti?
R: Sì. Ma ce ne sono molti altri, come Lagarde, che probabilmente sarà il prossimo capo del FMI, ed è anche un membro del Bilderberg, poi Sarkozy e Obama. Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere la scusa.
D: Quindi è questa la sua paura?
A: Non è solo paura, ne sono certo. Come ho detto, hanno dato l’ordine di uccidere, sono quindi in grado di compiere azioni terribili. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Come sapete istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei. Per quanto riguarda l’assassinio di Aldo Moro, il pagamento è stato fatto attraverso lo stesso sistema come ti ho detto su.
D: Ackermann faceva parte di questo sistema di pagamenti?
A: (Sorriso) … E’ lei il giornalista. Guardì come la sua carriera è arrivata rapidamente alla cima.
D: Cosa pensa si possa fare per impedirglielo?
R: Beh ci sono molti buoni libri là fuori che spiegano il contesto e fanno chiarezza sull’argomento, come quello che ho citato di Perkins. Queste persone hanno veramente sicari che vengono pagati per uccidere. Alcuni di loro ricevono i soldi attraverso le banche svizzere. Ma non solo, hanno un sistema capillarizzato in tutto il mondo. Per evitare che esso venga scoperto sono addestrate a fare di tutto. Quando dico di tutto intendo tutto proprio.
D: Attraverso l’informazione si potrebbero sgominare?
R: Sì, bisogna dire la verità. Siamo di fronte a criminali davvero spietati, compresi grandi criminali di guerra. Sono pronti e in grado di uccidere milioni di persone solo per restare al potere e avere il controllo.
D: Può spiegarci dal suo punto di vista, perché i mass media in Occidente se ne stanno più o meno completamente in silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg?
R: Perche’ esiste un accordo tra loro e i proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune personalità di spicco del mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono.
D: Nella struttura del Bilderberg, vi è una cerchia interna che conosce i piani e poi c’è una maggioranza che segue solo gli ordini?
R: Sì. Hai la cerchia interna dedita al satanismo ci sono poi le persone ingenue o meno informate. Alcuni addirittura pensano di fare qualcosa di buono, nella cerchia esterna.
D: Secondo i documenti esposti e le stesse dichiarazioni, il Bilderberg ha deciso nel 1955 di creare l’Unione europea e l’Euro, quindi hanno preso importanti decisioni.
R: Sì e deve sapere che il Bilderberg è stato fondato dal principe Bernardo, ex membro delle SS e del partito nazista lavoro infine anche per la IG Farben, che era una sussidiaria della Cyclone B. L’altro tipo che ha fondato il gruppo era a capo della Occidental Petroleum, che aveva stretti rapporti con i comunisti dell’Unione Sovietica. Lavorarono per entrambe le parti, in realtà, però, queste persone sono fascisti che vogliono controllare tutto e tutti quelli che si frappongono sulla loro strada vengono “rimossi”.
D: Come fanno a mantenere queste operazioni fuori del sistema internazionale Swift?
R: Beh, alcune delle liste Clearstream erano vere in pricipio. Inserirono solo dei nomi falsi per far credere alla gente che l’intero elenco fosse falso. Anche loro fanno degli errori. Il primo elenco era vero e si possono estrapolare un sacco di cose. Vedete, ci sono delle persone in giro che scoprono le irregolarità e poi trasmettono agli altri la verità. Verranno poi ovviamente costituiti disegni di legge che ridurranno al silenzio questo genere di persone. Il miglior modo per fermarli è quello di dire la verità, portando alla luce le loro malefatte. Se non riusciamo a fermarli diventeremo i loro schiavi.
D: Grazie per questa intervista.
Fonte
La fonte originale è stata cancellata ma centinaia di siti avevano già copiato l’articolo.
Tradotto e pubblicato da NEOVITRUVIAN

mercoledì 3 ottobre 2012

VACCINI: LO STATO ITALIANO AVVELENA I NEONATI

Foto: web.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
di Gianni Lannes
 
tratto da: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it

Effetti indesiderati o ricercati per far soldi sulla pelle di esseri indifesi col pretesto scientifico? Il nome è quello di un killer legalmente autorizzato ad avvelenare i bambini e a trasformarli in pazienti cronici danneggiando irreversibilmente le loro difese immunitarie. Si chiama infatti “Infanrix Hexa”. E’ il vaccino esavalente dal costo di quasi 100 euro - prodotto dalla famigerata società britannica Glaxo Smith Kline, (condannata più volte negli Stati Uniti d’America per aver mandato all’altro mondo migliaia di persone) - somministrato in un'unica soluzione. L'obbligo di legge per i neonati riguarda difterite, tetano, poliomelite, epatite b. Ma nella dose diffusa ci sono gli antigeni per altre due malattie infettive. Secondo l'stituto superiore di Sanità: "Copertura ottimale e nessun rischio provato, il vero scandalo è contrarre virus perché si rifiuta il vaccino". Dunque, solo in Italia salvo in alcune Regioni ove esse sono divenute facoltative (ad esempio il Veneto), sono obbligatorie, per tutti i nuovi nati, le seguenti vaccinazioni: antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966 n° 51), antitetanica (Legge 20 marzo 1968 n° 419), antidifterica (Legge 6 giugno 1939 n° 891 - L. 27 aprile 1981 n° 166), antiepatite virale B (Legge 27 maggio 1991 n° 165, promulgata da Cossiga su proposta di Andreotti e De Lorenzo). «Mio figlio autistico a causa dei vaccini» ha denunciato l’infermiere Gabriele Milani. Come se non bastasse spesso nei centri vaccinali sono “offerte” e somministrate in unica seduta (contemporaneamente al vaccino esavalente) le vaccinazioni antipneumococcica (contiene 13 antigeni + Polisorbato 80, ovvero una sostanza sterilizzante) ed antimeningococcica C per tutti i nuovi nati.

La vaccinazione anti-epatite b (contenuta nell'esavalente) introdotta grazie alle tangenti ricevute dall’ex Ministro della Salute Francesco De Lorenzo è totalmente illegale e truffaldina, in considerazione del fatto che l’ex Ministro è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione «per il danno all’immagine arrecato alla pubblica amministrazione in relazione agli illeciti, accertati in sede penale, che avevano determinato una ingiustificata levitazione della complessiva spesa farmaceutica».

Sovente i genitori non lo sanno o non sono puntualmente informati dai medici (pediatri) preposti al servizio delle aziende sanitarie locali: così in una botta sola vengono iniettati ai pargoli oltre a quelli obbligatori, anche i raccomandati Haemophilus B e pertosse. Una madre: “Sette vaccini contemporanei alla prima somministrazione non sono troppi?”. Se sono obbligatori solo 4 vaccini (difterite, tetano, poliomelite, epatite b) perché invece se ne somministrano addirittura 6 e anche di più? C’è per caso qualche controindicazione se si usano esseri umani appena affacciati alla vita alla stregua di cavie? Il Codacons ha sporto una denuncia. Chi ci guadagna in valuta sonante e chi perde in termini di salute? Oltretutto anche in quelli obbligatori si annidano pericoli apparentemente invisibili: i metalli pesanti. Il decreto ministeriale del 27 giugno 2003 aveva messo al bando il mercurio: a distanza di 9 anni è ancora presente nella composizione come hanno certificato recenti analisi scientifiche e le disposizioni stabilite dall'Ente europeo per i farmaci. Non è tutto: negli adiuvanti compare anche l’alluminio in dosi macroscopiche. Secondo il ministero della Salute e l’istituto Superiore di sanità è tutto a posto e non c’è nessun pericolo. Inverosimile. Come la mettiamo con gli effetti collaterali e le malattie insabbiate?

Possibile che debba prevalere il profitto economico sulla salute? Tutto quel via vai di informatori scientifici delle grandi multinazionali farmaceutiche a qualcosa servirà, oppure no? Comunque la battaglia contro i fabbricanti di medicine e la compiacente casta italiota di politicanti corrotti in veste di legislatori di comodo, non è perduta. Affiora qualche speranza: due sentenze giudiziarie, recentemente, hanno scosso il mondo della pediatria: c’è una relazione tra i vaccini obbligatori, somministrati ai nostri figli, e l’autismo. Lo hanno detto due giudici, a Rimini e a Torino, e nel secondo caso la Corte d’appello ha deciso un risarcimento da 1,8 miliardi di euro. Utili o dannosi? I vaccini quanto servono e quanto sono pericolosi? Perché sono obbligatori da noi e in Francia ma nel resto d’Europa solo consigliati. Associazioni di genitori che hanno vissuto disgrazie cliniche dopo una vaccinazione, il Comilva ad esempio, pubblicano in Rete studi sconosciuti all’opinione pubblica. Per quale motivo il Governo Monti non rende noto il numero complessivo delle persone danneggiate nel nostro paese? Sarà un caso, ma la Legge 25 febbraio,1992, numero 210 parla chiaro: “Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”. Signor Monti visto che lei parla correntemente inglese e bazzica sovente fuori dall’Italia, quali sono le modalità di importazione di specialità medicinali registrate all'estero?

Trucchi e pericoli - La litania affaristica è classica: questo vaccino per l’infanzia non contiene mercurio. Si tratta di una grave inesattezza a carico della salute dei bimbi. Una prova è contenuta in un’antecedente disposizione dell’EMEA (Ente Europeo per i Farmaci) risalente all’ 11 gennaio 2007. In questa disposizione (EMEA/CHMP/VWP/19541/2007) si cita testualmente che “il Thiomersale è un antimicrobico composto da mercurio organico che continua ad essere utilizzato sia nelle prime fasi di produzione, o come conservante nei vaccini”. Sono altresì suggerite nuove formule comunicative da inserire nei foglietti illustrativi a seconda che il Thiomersale (Thimerosal, Mercuriotiolato, Etilmercuriotiosalicilato)sia utilizzato come conservante o nella filiera produttiva. Nel primo caso, la frase “questo medicinale contiene thimerosal (un composto di mercurio organico, ndr) come conservante e pertanto è possibile che si verifichino reazioni di sensibilizzazione” è stata sostituita con la frase “ipersensibilità a qualsiasi componente del medicinale“. In sostanza si maschera un’informazione vitale in merito ad un prodotto che potrebbe causare una riconosciuta sensibilizzazione (reazione allergica). Nel secondo caso, se il Thiomersale utilizzato nel processo di produzione si traduce in livelli inferiori a 40 nanogrammi per dose, o livelli non quantificabili, non sono raccomandate ulteriori dichiarazioni da inserire nelle informazioni del prodotto. In sostanza è consentita l’omissione di informazioni pur essendo confermato che potrebbe ugualmente avvenire una sensibilizzazione (reazione allergica) al prodotto. 
 
L’ultimo dato reso notoa riguardo dalla FDA segnala che nel periodo 1993/96, 7000 bambini nordamericani sono morti a seguito di reazioni avverse ai vaccini ed altri 333.000 hanno avuto danni permanenti. Un altro dato interessante viene dal Giappone, dove i casi di “sindrome da morte improvvisa” sono scomparsi, immediatamente dopo che l’età delle vaccinazioni obbligatorie è stata spostata dai due mesi di vita ai due anni. E’ ben noto alle autorità sanitarie che col boom dei casi di autismo infantile a partire dal 1992, i neonati hanno ricevuto per ciclo vaccinale un quantità variabile tra 125 e 175 mcg di mercurio, spropositata per il loro peso.

Nell’INFANRIX HEXA spacciato per “libero da sali di mercurio”, in realtà è contenuto mercurio nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).
Sebbene i livelli di Hg rilevati sono sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano appunto le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia.

Inoltre, mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi, 0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. - Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA - massimo organo federale degli Stati Uniti) che potrebbe causare danno renale a lungo termine, 200 ppb di mercurio è il limite minimo stabilito dall’EPA affinché un liquido sia classificato come rifiuto pericoloso, i vaccini inutilizzati sono smaltiti come “rifiuti pericolosi a rischio infettivo” (ai sensi del Dpr 15 LUGLIO 2003, numero 254).

E ancora: leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 935 microgrammi per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti neurotossici sono altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio.

L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini. Nonostante l'i uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro è spesso ampiamente accettata. Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse.
La possibilità che i benefici del vaccino sono sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini. Un esempio? L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide e tanti altri.

Il risultato è che i bambini assumono quantità molto più elevate rispetto agli standard di sicurezza considerati dalle agenzie regolatorie, e gli adulti stanno aggiungendo quantità elevate cumulative di alluminio nei loro corpi. Dei numerosi vaccini inoculati ai neonati, molti dei quali contengono alluminio, si è dimostrato come i bambini ottengono dosi circa 46 volte superiori a quelli considerati sicuri dalle agenzie governative. Queste megadosi possono avere un effetto devastante sul cervello, argomenta il professor Russell Blaylock (neurochirurgo, autore e docente universitario), causando danni al cervello nei bambini e l’insorgenza del Morbo di Alzheimer negli adulti. «L’alluminio è tossico. Un’avvincente ricerca ha dimostrato che l’alluminio è una neurotossina cumulativa, anche in piccole concentrazioni. Esso ha la tendenza a concentrarsi nell’ippocampo, una zona del cervello vitale per funzioni cruciali, tra cui apprendimento, memoria e comportamento - afferma l’esperto Blaylock - Recenti ricerche hanno dimostrato che l’alluminio nei vaccini sta producendo gravi problemi nel cervello dei bambini in via di sviluppo. Le prove sono schiaccianti, ma molti medici e funzionari le ignorano. Essi rifiutano di guardare le prove perché sono spaventati dalla potenza delle evidenze». Conclude Blaylock: «L’incidenza di disturbi neurologici, come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e Alzheimer sta esplodendo“: non è dovuta all’invecchiamento della popolazione. È a causa di tossine, come l’alluminio nei vaccini [e non solo], e nessuno sta dicendo la verità».

Nell’estate 2008 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha affermato che la quantità settimanale di alluminio nella dieta (di una persona adulta) non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben sette volte la soglia precedente. In tale documento si fa riferimento ad alimenti (pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga), ai latti artificiali per neonati (necessità di fare controlli), ritenendo trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli, vaschette, utensili da cucina e assolvendo le lattine. Sempre in tale documento si legge che: «Dopo l’assorbimento, l’alluminio si distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la placenta e il feto».

Denuncia Codacons - La Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi, a seguito del pregresso esposto di dicembre 2011. In Italia – spiega l’associazione – i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4 – antiepatite virale B. A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori” [l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) – la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…] Tuttavia nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia Pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b. Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori! Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini [siano essi in unica formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta vaccinale], come ovviamente accade a maggior ragione con la somministrazione dell’esavalente, può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario. Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge. La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno. Il Codacons, che ha illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati nelle ASL Italiane.

Punto di vista - Maggiore è la spesa farmaceutica dei vaccini e più grande è il guadagno di Big Pharma. E’ ovvio che si aumenti il numero dei vaccini pediatrici (e non solo, come rivelatoci dalla pandemia bufala H1N1, dal nuovo focolaio di aviaria in Messico oppure addirittura dal prossimo vaccino antiobesità). Se le multinazionali farmaceutiche non ricercassero esclusivamente il profitto economico, avrebbero commercializzato anche i soli vaccini obbligatori (difterite, tetano, poliomielite, epatite virale B) in modo che i genitori che vogliono eseguire questi 4 vaccini avrebbero un’alternativa all’esavalente.

La vaccinazione dovrebbe essere una scelta, da valutare caso per caso, considerando esclusivamente il rapporto rischio-beneficio dopo aver ricevuto un’informazione corretta dalle autorità sanitarie. Invece i genitori sono presi alla sprovvista, a volte pressati e minacciati psicologicamente, accettano passivamente questo bombardamento al sistema immunitario del proprio figlio o della propria figlia e quel che è peggio non ricevono alcuna informazione riguardante la prevenzione dai danni vaccinali, colpevolmente minimizzati e sottaciuti come stabilito dall’articolo 7 della Legge 210 dell’anno 1992. Quante altre generazioni di bambini perderanno la salute per un cinico business?

Aluminum Vaccine Adjuvants Are they Safe
Do aluminum vaccine adjuvants contribute to the rising
Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization
Safety of aluminium from dietary intake[1] - Scientific Opinion of the Panel on Food Additives, Flavourings, Processing Aids and Food Contact Materials (AFC)
EFSA: Safety of aluminium from dietary intake
EMEA: CHMP Position Paper on Thiomersal Implementation of the Warning Statement Relating to Sensitisation

INFANRIX hexa
Esposto CODANCOS.

martedì 2 ottobre 2012

Diaz: Cassazione, "Ci fu carta bianca per 'macelleria messicana'"

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Diaz: Cassazione, Ci fu carta bianca per macelleria messicana

(AGI) - Roma, 2 ott. - Vi fu "carta bianca" in merito alle violenze da "macelleria messicana" avvenute alla scuola Diaz di Genova nel luglio 2001, a G8 concluso. Lo si evince dalle 186 pagine con le quali la Cassazione spiega perche', il 5 luglio scorso, confermo' le condanne agli ex funzionari di polizia (dichiarando prescritti i reati di lesione contestati agli agenti). "Tutta l'operazione si e' caratterizzata per il sistematico e ingiustificato uso della forza da parte di tutti gli operatori che hanno fatto irruzione nella scuola Diaz e la mancata indicazione, per via gerarchica (da Canterini a Fournier e da questi ai capi squadra, fino agli operatori), di ordini cui attenersi", si legge nella sentenza depositata oggi.
 
Per la Cassazione vi era stata una sorta di "carta bianca, preventivamente assicurata fin dalla fase genetica dell'operazione che successivamente sul campo, di cui hanno usufruito tutti i capi squadra in assenza appunto di alcuna programmazione". Vincenzo Canterini, all'epoca capo del primo reparto mobile di Roma, "benche' presente sul campo e in grado di apprezzare anche l'evolversi degli eventi, si' da poter intervenire ove avesse voluto per far cessare le violenze - osservano i giudici di Piazza Cavour -, ha invece lasciato liberi tutti gli operatori di usare la forza ad libitum". Gli 'ermellini' affermano di condividere il giudizio espresso dalla Corte d'Appello di Genova di "condotta cinica e sadica" da parte degli operatori di polizia, che agirono con "sconsiderata violenza", non preceduta da alcun "fitto lancio di pietre ed altri oggetti contundenti" di cui si parlava nella comunicazione della notizia di reato redatta dai funzionari.
  Secondo la Cassazione "nessuna situazione di pericolo si era presentata agli operatori di polizia, tanto che gran parte di essi stazionava nel cortile senza alcun atteggiamento di difesa e lo stesso Canterino non indossava il casco protettivo". L'esito dell'operazione alla Diaz "era stato l'indiscriminato e gratuito 'pestaggio'" di pressoche' tutti gli occupanti il plesso scolastico, preceduto - si legge nella sentenza - dall'altrettanta gratuita aggressione portata dagli operatori di polizia nei confronti di 5 inermi persone che si trovavano fuori dalla scuola", tra cui il giornalista inglese Mark Covell, che venne picchiato fino a perdere i sensi. I giudici della Suprema Corte ricordano che 93 furono le persone arrestate: di queste 87 rimasero ferite e 2 furono anche in pericolo di vita. Tra agenti di polizia e carabinieri (questi ultimi incaricati solo della "cinturazione" degli edifici), vennero impiegati 500 uomini

Fonte:  http://www.agi.it

giovedì 27 settembre 2012

Vincitori e vinti




                                         di Paolo Cardenà - 
Quando le banche centrali (con differenti peculiarità e caratteristiche, a seconda che si tratti di  Fed, Bce ecc..)  immettono sul mercato liquidità in denaro, in buona sostanza, non fanno altro che comprare debito altrui.
Quindi, ogni banconota da 100 euro che avete in tasca è garantita da altrettanto debito. Il che significa che in tasca avete dei debiti altrui. In altre parole, quando riscuotete in denaro un vostro credito, significa che vi stanno trasferendo un debito, mentre quando pagate un vostro debito, significa che trasferite un debito altrui. Il problema, almeno apparentemente, non sussiste fino a quando il debitore che ha consentito l'emissione del denaro risulta solvibile, ovvero riesce a pagare il proprio debito. Siccome le banche centrali di tutto il mondo, immettendo liquidità nel sistema, stanno comprando anche debiti di pessima qualità, e poiché il mondo intero e' seduto su una montagna di debiti di dubbia esigibilità e quindi di scarso valore o, ancora peggio, privi del tutto; ne deriva che ogni banconota che avete in tasca risulta di scarso valore o addirittura priva del tutto. Questo, banalmente, per dirvi che ormai il denaro e il debito costituiscono un tutt'uno inscindibile e inseparabile.
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Fonte:  http://www.vincitorievinti.com

martedì 4 settembre 2012

Microchip neurale: Italia, Germania e Israele in prima linea per il Nuovo Ordine Mondiale

microchip-cerebrale.jpg











Inarrestabile! Il progetto di impiantare un microchip nella nostra testa continua ad appassionare l'élite illuminata e l'impressione che se ne ricava è che costoro abbiano anche una certa fretta. Non c'è verso: prima o poi troveranno la scusa giusta per impiantarci questo benedetto - o maledetto - chip.

Non è una caso che per giustificare l'impianto del piccolo marchingegno vengano carezzate le corde più sensibili dell'animo umano: una volta è per tenere sotto controllo la salute, un'altra volta è per garantire la sicurezza e l'impegno scolastico degli studenti, un'altra volta ancora per consentirci di comunicare con una sorta di telefono cellulare impiantato nel nostro corpo.

Questa volta tocca di nuovo alla medicina. Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova, ha sviluppato un microchip al silicio impiantabile nel cervello e capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta risoluzione con neuroni cerebrali - alquanto inquietante -.

Nelle intenzioni dichiarate dai ricercatori, la nuova tecnologia sviluppata in CyberRat rappresenta la base di partenza per lo sviluppo di nuovi sofisticati strumenti sperimentali utili a capire come le reti complesse che i neuroni creano nel cervello interconnettendosi sono in grado di elaborare le informazioni e, meraviglie delle meraviglie, in futuro l’applicazione di questa tecnologia sarà utilizzata per la creazione di neuroprotesi “intelligenti”, capaci di registrare l’attività cerebrale ad alta risoluzione, elaborare delle risposte mediante microelaboratori su chip e stimolare il cervello in un circuito ibrido neuro-elettronico (stronzate tecnicomediche, n.d.r.). Questo approccio sarà di grande aiuto per la terapia di malattie neurologiche, tra cui il Parkinson e l’epilessia.

Non è chiaro se l'impianto del microchip è definitivo o temporaneo. Non sono chiare le controindicazioni per una tecnologia così invasiva, che, come dichiarato dai ricercatori, è in grado di "stabilire una comunicazione bi-direzionale", cioè il chip è in grado sia di trasmettere dati che di riceverli. Ricevare dati per fare cosa? Manipolare le aree del cervello colpite dal Parkinson? E se fosse possibile manipolare le aree del cevello sane? Ai posteri l'ardua sentenza.


Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it

Usano il panico da deficit per smentellare i programmi sociali

Un articolo illuminante, da leggere e diffondere, del premio Nobel Paul Krugman, uscito in questi giorni sul New York Times. Come è ormai chiaro a tutti, Krugman spiega perché le politiche di austerity non hanno senso dal punto di vista economico, al contrario: l’austerity è solo la scusa per smantellare i programmi sociali su scala globale. Ecco l’articolo:

L’AGENDA DELL’AUSTERITY

“Il tempo giusto per le misure di austerità è durante un boom, non durante la depressione”. Questo dichiarava John Maynard Keynes 75 anni fa, ed aveva ragione. Anche in presenza di un problema di deficit a lungo termine (e chi non ce l’ha?), tagliare le spese quando l’economia è profondamente depressa è una strategia di auto-sconfitta, perché non fa altro che ingrandire la depressione.

Allora come mai la Gran Bretagna (e l’Italia, la Grecia, la Spagna, ecc. NDR) sta facendo esattamente quello che non dovrebbe fare? Al contrario di paesi come la Spagna, o la California, il governo britannico può indebitarsi liberamente, a tassi storicamente bassi. Allora come mai sta riducendo drasticamente gli investimenti, ed eliminando centinaia di migliaia di lavori nel settore pubblico, invece di aspettare che l’economia recuperi?

Nei giorni scorsi, ho fatto questa domanda a vari sostenitori del governo del primo ministro David Cameron. A volte in privato, a volte in TV. Tutte queste conversazioni hanno seguito la stessa parabola: sono cominciate con una metafora sbagliata, e sono terminate con la rivelazione di motivi ulteriori (alla ripresa economica NDR).

La cattiva metafora – che avrete sicuramente ascoltato molte volte – equipara i problemi di debito di un’economia nazionale, a quelli di una famiglia individuale. La storia, pressappoco è questa: Una famiglia che ha fatto troppi debiti deve stringere la cinghia, ed allo stesso modo, se la Gran Bretagna ha accumulato troppi debiti – cosa che ha fatto, anche se per la maggior parte si tratta di debito privato e non pubblico – dovrebbe fare altrettanto!

COSA C’È DI SBAGLIATO IN QUESTO PARAGONE?

La risposta è che un’economia non è come una famiglia indebitata. Il nostro debito è composto in maggioranza di soldi che ci dobbiamo l’un l’altro; cosa ancora più importante: il nostro reddito viene principalmente dal venderci cose a vicenda. La tua spesa è il mio introito, e la mia spesa è il tuo introito.

E allora cosa succede quando tutti, simultaneamente, diminuiscono le proprie spese nel tentativo di pagare il debito? La risposta è che il reddito di tutti cala – il mio perché tu spendi meno, il tuo perché io spendo meno.- E mentre il nostro reddito cala, il nostro problema di debito peggiora, non migliora.

Questo meccanismo non è di recente comprensione. Il grande economista americano Irving Fisher spiegò già tutto nel lontano 1933, e descrisse sommariamente quello che lui chiamava “deflazione da debito” con lo slogan:”Più i debitori pagano, più aumenta il debito”. Gli eventi recenti, e soprattutto la spirale di morte da austerity in Europa, illustrano drammaticamente la veridicità del pensiero di Fisher.

Questa storia ha una morale ben chiara: quando il settore privato sta cercando disperatamente di diminuire il debito, il settore pubblico dovrebbe fare l’opposto, spendendo proprio quando il settore privato non vuole, o non può. Per carità, una volta che l’economia avrà recuperato si dovrà sicuramente pensare al pareggio di bilancio, ma non ora. Il momento giusto per l’austerity è il boom, non la depressione.

Come ho già detto, non si tratta di una novità. Allora come mai così tanti politici insistono con misure di austerity durante la depressione? E come mai non cambiano piani, anche se l’esperienza diretta conferma le lezioni di teoria e della storia?

Beh, qui è dove le cose si fanno interessanti. Infatti, quando gli “austeri” vengono pressati sulla fallacità della loro metafora, quasi sempre ripiegano su asserzioni del tipo: “Ma è essenziale ridurre la grandezza dello Stato”.

Queste asserzioni spesso vengono accompagnate da affermazioni che la crisi stessa dimostra il bisogno di ridurre il settore pubblico. Ciò e manifestamente falso. Basta guardare la lista delle nazioni che stanno affrontando meglio la crisi. In cima alla lista troviamo nazioni con grandissimi settori pubblici, come la Svezia e l’Austria.

Invece, se guardiamo alle nazioni così ammirate dai conservatori prima della crisi, troveremo che George Osborne, ministro dello scacchiere britannico e principale architetto delle attuali politiche economiche inglesi, descriveva l’Irlanda come “un fulgido esempio del possibile”. Allo stesso modo l’istituto CATO (think tank libertario americano) tesseva le lodi del basso livello di tassazione in Islanda, sperando che le altre nazioni industriali “imparino dal successo islandese”.

Dunque, la corsa all’austerity in Gran Bretagna, in realtà non ha nulla a che vedere col debito e con il deficit; si tratta dell’uso del panico da deficit come scusa per smantellare i programmi sociali. Naturalmente, la stessa cosa sta succedendo negli Stati Uniti.

In tutta onestà occorre ammettere che i conservatori inglesi non sono gretti come le loro controparti americane. Non ragliano contro i mali del deficit nello stesso respiro con cui chiedono enormi tagli alle tasse dei ricchi (anche se il governo Cameron ha tagliato l’aliquota più alta in maniera significativa). E generalmente sembrano meno determinati della destra americana ad aiutare i ricchi ed a punire i poveri. Comunque, la direzione delle loro politiche è la stessa, e fondamentalmente mentono alla stessa maniera con i loro richiami all’austerity.

Ora, la grande domanda è se il fallimento evidente delle politiche di austerità porterà alla formulazione di un “piano B”. Forse. La mia previsione è che se anche venissero annunciati piani di rilancio, si tratterà per lo più di aria fritta. Poiché il recupero dell’economia non è mai stato l’obiettivo; la spinta all’austerity è per usare la crisi, non per risolverla. E lo è tutt’ora.

http://cambiailmondo.org/2012/08/04/paul-krugman-usano-il-panico-da-deficit-per-smantellare-i-programmi-sociali/