mercoledì 18 aprile 2012

Tunisini rimpatriati con scotch sulla bocca,"disumano"

Passeggero sul volo Alitalia, "la polizia ha detto che è normale"

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Roma, 18 apr. (TMNews) - Un immagine shock che mostra un uomo seduto in aereo con la bocca chiusa dallo scotch. Quell'uomo sarebbe un tunisino, rimpatriato ieri con il volo Alitalia Roma-Tunisi delle ore 9:20. L'uomo avrebbe avuto anche le mani legate da fascette in plastica. A bordo c'era un secondo immigrato da rimpatriare, alcuni agenti e diversi passeggeri. Uno di loro, Francesco Sperandeo, ha scattato di nascosto una fotografia e l'ha postata su Facebook: l'immagine ha raccolto decine di commenti indignati e sta facendo il giro del Web.

"Guardate cosa è accaduto oggi sul volo Roma-Tunisi delle 9:20 Alitalia. Due cittadini tunisini respinti dall'Italia e trattati in modo disumano - scrive Sperandeo a commento della fotografia - Nastro marrone da pacchi attorno al viso per tappare la bocca ai due e fascette in plastica per bloccare i polsi. Questa è la civiltà e la democrazia europea".

"Ma la cosa più grave è stata che tutto è accaduto nella totale indifferenza dei passeggeri e alla mia accesa richiesta di trattare in modo umano i due mi è stato intimato in modo arrogante di tornare al mio posto perché si trattava di una normale operazione di polizia... Normale??? Sono riuscito comunque a rubate una foto! Fate girare e denunciate!".

Sav

Fonte: http://notizie.virgilio.it

martedì 10 aprile 2012

"Il radiologo è in riunione" muore dopo sei ore d'attesa

Sotto accusa il Fatenefratelli di Napoli. Claudia D'Aniello, 41 anni, aveva dolori lancinanti. "E' una colica renale" minimizzavano i medici senza aver fatto alcun esame radiologico perchè "il dottore era impegnato". Il fratello: "Dopo tutto quel tempo in attesa, ho deciso di portarla via. Ma era troppo tardi". Poi il decesso al Pascale e i risultati dell'autopsia: la donna aveva il colon perforato


Lasciata oltre sei ore nel pronto soccorso del Fatebenefratelli, nonostante dolori lancinanti, e poi morta, per arresto cardiaco, in un'altra struttura ospedaliera di Napoli dove era giunta in condizioni ormai gravissime.

Così è deceduta a 41 anni Claudia D'Aniello, inascoltata dai medici finchè ha potuto parlare e sballottata da un ospedale all'altro. E' accaduto lo scorso 3 aprile e oggi i parenti hanno presentato una denuncia-querela "per i forti dubbi sull'operato dei sanitari" . Si sono rivolti al commissariato Vasto-Arenaccia perchè "la competente autorità giudiziaria possa ravvisare tutti i reati a carico dei diversi medici intervenuti nella triste vicenda". "Dobbiamo sapere la verità anche per rispetto dei suoi quattro figli piccoli", spiega ancora il fratello Guglielmo. E ancora: "Mia sorella urlava dal dolore, aveva fortissimi dolori all'addome. Pensavano che avesse una semplice colica renale, forse un'effetto collaterale della chemioterapia che aveva iniziato da qualche giorno prima per un tumore al seno, e le hanno dato ogni tipo di antidolorifico, anche la la morfina. Ma lei continuava a star male. Non capivamo perchè non gli facevano una semplice radiologia che avrebbe scoperto subito cosa stava accadendo. Mi dicevano 'ora la portiamo' ma lei restava lì con dolori lancinanti. Alle 11, dopo sei ore di questo calvario, quando mi hanno detto che il radiologo era in una riunione, ho deciso di portarla via. Ma ormai era troppo tardi".

La corsa

al Pascale, e qui i medici si sono accorti della gravità della paziente: "Però aveva i globuli bianchi talmente bassi che non potevano intervenire - racconta ancora il fratello della donna -. Con le ore e le cure sono risaliti un pò ma Claudia a quel punto non ce la faceva più e il suo cuore è scoppiato. Ora dobbiamo la verità ai suoi quattro figli". L'autopsia avrebbe poi evidenziato una perforazione del colon e una setticemia in corso.

L'ultima drammatica fase della vita di Claudia D'Aniello si svolge nelle prime ore di martedì scorso quando, dopo un malore, viene portata al pronto soccorso del Fatebenefratelli di via Manzoni. Qui, secondo le denunce dei familiari, le tragiche sei ore su una barella, durante le quali i dolori vengono interpretati come una colica renale forse effetto collaterale della chemioterapia, e le vengono somministrati antidolorifici e anche la morfina.

I dolori però non cessano e, dopo una visita ginecologica, alle 8 del mattino, le viene prescritta una eco-addome urgente, Ma, secondo quanto denunciato, fino alle 11, nonostante i fortissimi dolori e Ie tante insistenze dei familiari, l'esame diagnostico non viene eseguito, sostenendo che il radiologo, più volte sollecitato dagli infermieri di turno, "era in riunione". Le viene praticato "solo un prelievo del sangue, i cui risultati non furono forniti".
Ad oltre sei ore dall'arrivo al pronto soccorso, i familiari decidono quindi di portare la donna all'ospedale Pascale. Qui, d'urgenza, le vengono praticati una serie di esami, dai quali emerge la presenza di liquido nell'addome, di causa sconosciuta, nonchè un bassissimo livello di globuli bianchi che, a detta dei medici, impediva un immediato intervento. La donna viene ricoverata in terapia intensiva e dopo un primo miglioramento, in serata i familiari vengono avvertiti che le condizioni sono peggiorate e all'arrivo in ospedale scoprono che la donna è morta per arresto cardiaco.

"I Nas della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale avvieranno una istruttoria per capire se è vero che una donna con una perforazione intestinale è stata lasciata per ore senza assistenza", fa sapere il presidente della Commissione, il senatore Ignazio Marino (Pd).

"Si tratterebbe - rileva - di un fatto molto grave perché è un tipo di emergenza che richiede immediata attenzione. Fornirò immediatamente i riscontri di tale istruttoria alla Commissione di Inchiesta che si riunirà mercoledì 11 aprile e li invierò anche al ministro Balduzzi che ha dimostrato molta sensibilità alla problematica dei Pronto Soccorso".

Fonte: http://napoli.repubblica.it

lunedì 9 aprile 2012

Torri gemelle solo menzogne - trattato di Nesara e NWO



Caricato da in data 17/gen/2012

Le relazioni ufficiali del governo americano ha fatto credere all' umanità che l'attentato alle torri gemelle del 11 settembre 2001 siano state effettuate da Osama Bin Laden . Niente di più falso Osama Bin Laden è solo un capo espiatorio . Le torri gemelle sono state abbattute con dell'esplosivo proprio dagli americani stessi. La motivazione è il Trattato di Nesara dove si stabilizzerebbe eguaglianza sull'umanità. Ma ciò era ostile agli uomini di potere come rinunciare al potere e alle ricchezze ?
Gli aerei sono solo ologrammi o meno noto " progetto blue beam" per illudere il pianeta stesso di attentati da parte di estremisti islamici.
Abbattute le torri gemelle si poteva porre le basi per il NWO.
Buona visione e apertura mentale alle menzogne che ci raccontano

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Notizie e politica