sabato 28 maggio 2011

Fratelli d’Italia, la massoneria e l'unità d'Italia

Fratelli d’Italia è l’inno nazionale italiano, scritto dal massone Goffredo Mameli, che reca nel suo stesso titolo il sigillo della fratellanza massonica. Com’è noto, infatti, lo stato italiano unitario è nato proprio dai piani approntati nelle logge massoniche, senza alcuna spinta da parte dei popoli italiani che, evidentemente, stavano benissimo ognuno a casa propria. Fratelli d’Italia è anche il titolo di un approfondito libro-inchiesta di Ferruccio Pinotti dedicato proprio a quell’inquietante istituzione che va sotto il nome di “massoneria” (Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, BUR, Milano, 2007, pp.768).

Studiare una realtà come la massoneria pone problemi metodologici di non facile soluzione, infatti la massoneria nasce come associazione segreta e ancora oggi, pur essendo venuti meno i presupposti della segretezza, la massoneria resta un mondo in cui si entra solo per cooptazione attraverso un percorso “iniziatico” (ma sarebbe meglio dire “pseudoiniziatico” o “controiniziatico”). La massoneria è praticamente assente nelle notizie dei telegiornali e dei grandi organi di stampa, eppure fra gli iscritti alla massoneria sono ampiamente rappresentati uomini politici di tutti i partiti, imprenditori di grande livello, professori universitari, alti gradi delle forze armate…insomma la classe dirigente “democratica” al gran completo !
Che cosa accada nel segreto delle logge massoniche non è dato sapere all’opinione pubblica, tuttavia leggendo il libro di Pinotti si può intuire quanto sia decisiva la fratellanza massonica nella vita istituzionale dei sistemi “democratici”…

L’inchiesta di Pinotti esamina le tre principali “obbedienze” in cui è diviso il mondo massonico italiano: il Grande Oriente d’Italia (circa 18.000 iscritti), la Gran Loggia Nazionale d’Italia (circa 8.800 iscritti), la Gran Loggia Regolare d’Italia (circa 3.000 iscritti). A fronte di una consistenza numerica irrilevante in un paese con più di 50 milioni di abitanti, questi 30.000 “Fratelli d’Italia” rappresentano i vertici del mondo politico, economico e culturale della nazione. Il più celebre scandalo che ha attirato l’attenzione dei mass media sulla massoneria è la vicenda della loggia P2, guidata da Licio Gelli. Questo personaggio multiforme in gioventù era un fervente fascista e partecipò alla guerra di Spagna dove fu decorato personalmente da Francisco Franco. Nel 1943 Gelli si arruolò nella Repubblica Sociale Italiana ma, essendo ormai chiaro chi era il vincitore, cominciava a passare informazioni ai servizi segreti americani. Nel dopoguerra Gelli pensa bene di riciclarsi nel sistema di potere “democratico” iscrivendosi alla massoneria e divenendo docile servo dell’anticomunismo di plastica promosso dagli americani. Uomo di indubbie capacità, Gelli raccoglie attorno a sé un gruppo di persone impegnate in un piano di destabilizzazione istituzionale la cui funzione è di rendere l’Italia ancora più schiava degli interessi atlantici statunitensi. La P2 si configurò come una loggia “coperta” all’interno del Grande Oriente d’Italia, e lo scandalo che derivò dalla vicenda è stato il più duro colpo ricevuto dalla massoneria italiana sul piano dell’immagine. Pinotti ha raccolto dichiarazioni di Gelli, persona informata su molti retroscena, a proposito di alcuni aspetti importanti della storia recente italiana, fra cui spiccano quelle su Berlusconi e sulla strage di Bologna. Curiose sono le impressioni di Gelli su Silvio Berlusconi che, secondo Gelli, sarebbe entrato nella P2 solo per agganciare conoscenze importanti ai fini delle sue fortune economiche; dell’imprenditore e leader politico milanese Gelli dice che è “totalmente a-massonico”. A proposito della strage di Bologna, Gelli rilascia una dichiarazione a dir poco agghiacciante: secondo lui qualcuno avrebbe potuto far esplodere una bomba…per sbaglio !

In tempi più recenti, nell’estate del 1992, il procuratore di Palmi Agostino Cordova, nell’ambito di un’inchiesta sulla criminalità organizzata, si trova ad avere fra gli indagati centinaia di iscritti a logge massoniche. In quell’occasione si assiste a una levata di scudi da parte di influenti uomini politici: l’onorevole Vittorio Sgarbi nella sua trasmissione televisiva strillava come un isterico contro Cordova, mentre Francesco Cossiga si mobilitava per difendere la massoneria.

Proprio a Cossiga è dedicato un capitolo del libro. Infatti l’ex presidente ha sempre smentito la sua appartenenza alla massoneria, definendosi un cattolico-liberale. In realtà Cossiga è sempre stato uno dei politici più servili verso l’imperialismo statunitense, e tutta la sua attività politica si è svolta in sintonia con le mosse dei “Fratelli d’Italia”. Cossiga ha sempre difeso pubblicamente l’operato della massoneria, a suo dire lo avrebbe fatto per difendere il sacro valore della libertà individuale. Eppure proprio in quegli anni le istituzioni “democratiche” inauguravano la stagione orrenda dei reati d’opinione (la Legge Mancino è del 1993). Ma Cossiga forse si è accorto solo della libertà di circa 30.000 “iniziati” e non si è accorto che la libertà di 50 milioni di cittadini veniva soffocata !

Pinotti passa poi a descrivere le tre principali logge massoniche operanti in Italia. La loggia più diffusa è il Grande Oriente d’Italia. Pinotti ha assistito all’incontro annuale in cui si riuniscono i “Fratelli d’Italia” del Grande Oriente. Professionisti, intellettuali, banchieri, militari, scattano sull’attenti alle note di inni risorgimentali e portano la mano al cuore per ricordare il massone Garibaldi, artefice di quella “Grande Opera” che, per i “Fratelli”, è l’unità d’Italia. Alle note degli inni massonici seguono poi quelle di C’era una volta il West di Ennio Morricone ! ? ! (misteri iniziatici ?). Seguono i saluti delle autorità, fra cui quello del solito Cossiga. Poi il Gran Maestro, attualmente Gustavo Raffi, avvocato di Ravenna, sciorina la classica litania laicista e progressista che i “Fratelli” si aspettano di sentire, denunciando le ingerenze del Vaticano nella società italiana (evidentemente a Raffi sfuggono le sempre più invadenti pretese di ebrei e musulmani nella vita pubblica italiana !). Raffi riesce perfino a fare del vittimismo affermando che alcuni hanno subito discriminazioni e licenziamenti a causa della loro appartenenza alla massoneria. Durante il convegno i “Fratelli d’Italia” pontificano sulle “libertà civili”, però senza accennare al fatto che in “democrazia” sono in vigore sempre più numerosi reati d’opinione. A specificare il senso di queste dichiarazioni, alcuni “Fratelli” affermano a chiare lettere che la massoneria è un’associazione ispirata a idee di socialismo umanitario. Alcuni affiliati, però, sembrano avere le idee poco chiare in tema di politica, e denunciano l’eccessiva pressione fiscale che strangola i ceti produttivi ! Nel variegato giardino zoologico del Grande Oriente c’è perfino chi si lamenta dei disastri provocati dall’immigrazione extracomunitaria, nonché della distruzione della famiglia voluta da gay e femministe: come si vede certi elementi sono entrati in massoneria per ottenere vantaggi personali ma con scarsa coscienza di quali siano i veri fini di questa istituzione…
In effetti alcuni personaggi intervistati da Pinotti esprimono sentimenti di profonda delusione: si tratta di persone che erano entrate in massoneria con l’intento di approfondire temi di ricerca esoterica e che sono rimaste insoddisfatte dal basso livello culturale della maggior parte dei “Fratelli d’Italia”. Fra gli uomini più in vista del Grande Oriente c’è Alessandro Meluzzi, personaggio che si è reso protagonista di un percorso stravagante che lo ha portato dalla militanza giovanile nel Partito Comunista all’affiliazione alla massoneria, al seggio parlamentare con Forza Italia e, infine, a un clamoroso ritorno fra le braccia di Santa Madre Chiesa. Meluzzi, infatti, ha annunciato l’intenzione di essere ordinato diacono: vedremo gli ulteriori sviluppi…
Raffi afferma che la massoneria non ha obiettivi politici, tuttavia ammette che l’ONU è un organismo di ispirazione massonica, e commentando la secessione dei gruppi etnici in ex-Jugoslavia espone una visione geopolitica degli assetti internazionali che è inequivocabile, definendo “mostruosa” la creazione di entità statuali etnicamente omogenee.

La seconda obbedienza presa in esame da Pinotti è la Gran Loggia Nazionale d’Italia, nata nel 1910 su iniziativa del pastore protestante Saverio Fera. Questa loggia si può rintracciare facilmente sull’elenco telefonico alla voce “Centro Sociologico Italiano”, e si caratterizza per una innovazione rivoluzionaria nel mondo massonico italiano: accetta al suo interno anche le donne, che formano circa il 27% degli affiliati. Infatti fra le numerose contraddizioni che caratterizzano la cultura massonica, c’è un notevole ritardo nell’accogliere le istanze femministe, in barba ai sacri valori della Rivoluzione Francese in funzione dei quali è nata la massoneria. Questa particolarità, però, è costata alla Gran Loggia la “scomunica” da parte della massoneria inglese, poiché la Gran Loggia Unita d’Inghilterra ha per gli “iniziati” la valenza che ha il papa per i cattolici: sono i massoni inglesi a decretare la regolarità di una loggia. In Inghilterra la massoneria è addirittura istituzionalizzata: il Re d’Inghilterra, oltre che capo della Chiesa Anglicana, è anche Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (in assenza di una figura maschile al trono, la carica passa al Duca di Kent). Pinotti ha raccolto la testimonianza di una donna che ha frequentato la Gran Loggia e che poi ne è uscita del tutto disincantata. Nel racconto della “massona” colpiscono i rituali esilaranti che si svolgono nel segreto delle logge, ma anche i cospicui versamenti di denaro che vengono richiesti per ottenere l’avanzamento nei “gradi” massonici (400-500 euro per ogni passaggio).

Il terzo raggruppamento è quello della Gran Loggia Regolare d’Italia, nata da una costola del Grande Oriente. Questa loggia vede la luce nel 1993 su iniziativa del Gran Maestro del Grande Oriente Di Bernardo che, in seguito agli scandali seguiti alle inchieste del procuratore Cordova, è uscito dal Grande Oriente, ma anziché entrare nella Gran Loggia Nazionale, ha fondato una sua loggia per avere la tanto agognata benedizione della massoneria inglese.

Pinotti, poi, parla a grandi linee della storia della massoneria dall’unità d’Italia ai giorni nostri. La massoneria, com’è noto, è stato il principale strumento che ha permesso alla monarchia sabauda di unificare l’Italia e nella fase iniziale della storia unitaria la quasi totalità della classe dirigente italiana era di formazione massonica. Sempre affiliati alla massoneria erano alcuni potenti banchieri ebrei provenienti dall’Europa Centrale che finanziarono l’industrializzazione dell’economia italiana.

Con l’avvento del fascismo si assiste a un radicale cambiamento della situazione. Come si è visto i massoni spesso hanno idee politiche confuse e poco lungimiranti, per cui molti di loro, spaventati dal comunismo, aderirono al movimento fascista. Ma man mano che Mussolini andava costruendo un’idea di stato forte e decisamente orientato in senso nazionalista, si acuiscono gli attriti fra il regime e le logge: nel 1925 vengono emanate leggi speciali che vietano le associazioni segrete (Mussolini era stato uno dei pochi socialisti che non erano iscritti alla massoneria). Dunque durante il periodo fascista i massoni si ritirano dalle logge oppure continuano a operare con modalità occulte.

Nel dopoguerra, in un’Italia ridotta al ruolo umiliante di colonia americana, la massoneria rifiorisce con grande vigore, anche con la complicità delle logge inglesi e statunitensi che organizzano gruppi di potere come il Bilderberg Group e la Trilateral Commission che hanno il compito di controllare gli stati satelliti. In Italia le masse popolari vennero lasciate in mano alla classe dirigente democristiana che controllava il territorio grazie alla rete capillare delle parrocchie, mentre l’alta finanza era controllata dai gruppi massonici. Nella seconda metà del Novecento gli americani organizzavano attività sedicenti anticomuniste spesso gestite da logge massoniche. Come si è visto è notevole la confusione ideologica che regna tra i “Fratelli d’Italia”: pensare che la massoneria possa fare attività anticomunista è come pensare di mettere la volpe a guardia del pollaio !
In realtà la massoneria è il centro di controllo del potere “democratico” e in essa si incontrano uomini politici appartenenti alla DC, al PCI e al MSI, che in parlamento danno luogo alla sceneggiata della “democrazia”.

In anni più recenti ci sono stati anche tentativi di creare una sorta di supermassoneria per favorire il processo di globalizzazione: è il caso del gruppo denominato degli “Illuminati”, organizzato sempre da Di Bernardo nel 2002. Questo gruppo si avvale della collaborazione nientemeno che della Anti-Defamation League, la potentissima organizzazione ebraica che si occupa della repressione di ogni attività che possa ostacolare il processo di globalizzazione e che opera come una vera e propria Santa Inquisizione dei regimi “democratici”. Gli “Illuminati” sembrano costituire una sorta di massoneria nella massoneria e rappresentano la connessione italiana a un gruppo di superpotere mondiale di cui si potranno vedere gli sviluppi nei prossimi anni.

Per tornare alle vicende massoniche italiane, Pinotti dedica un capitolo alle relazioni fra massoneria e criminalità organizzata. Le attitudini criminali e parassitarie che caratterizzano le popolazioni del Meridione d’Italia rappresentano un terreno fertile per il “lavoro” massonico. Pinotti indaga soprattutto sul mondo della mafia calabrese, la ‘ndrangheta, una realtà criminale in forte crescita che presenta numerosi punti di contatto con la massoneria. Anticamente i rituali di affiliazione alla ‘ndrangheta facevano riferimento alle figure mitiche dei cavalieri Osso, Mastrosso e Carcagnosso, in tempi più recenti le formule rituali fanno riferimento a Garibaldi, Mazzini e Cavour ! Il richiamo agli artefici dell’unità d’Italia la dice lunga sulla natura intimamente massonica dello stato italiano e sulla sua contiguità coi poteri criminali. Un altro filone di indagine è quello della mafia siciliana, che era stata estirpata dal fascismo e che venne installata di nuovo dall’invasione americana del 1943 che, per portare la “democrazia”, si avvalse del lavorio sotterraneo delle logge massoniche in combutta coi mafiosi siciliani che erano emigrati negli Stati Uniti. Ancora oggi perfino i grandi mass-media di regime sono costretti ad ammettere che quasi tutte le attività economiche del Meridione d’Italia sono controllate da associazioni mafiose (e le inchieste sui reati mafiosi hanno spesso toccato le logge massoniche).

L’ultima parte del libro è forse la più interessante sul piano della ricerca storica, poiché tratta dei rapporti fra Chiesa Cattolica e massoneria. Dal XVIII° secolo ad oggi si è formato un vero e proprio fiume sotterraneo della storia che ha visto contrapporsi Chiesa e massoneria con alterne vicende. Com’è noto fin dal 1738 il papa scomunicò i fedeli che aderivano alla massoneria. Da allora la condanna è sempre stata ribadita, soprattutto nel periodo del Risorgimento, durante il quale la massoneria fu il centro direttivo delle strategie che portarono all’unità d’Italia e che avevano come nemico l’Impero d’Austria e la Chiesa Cattolica. Con i cedimenti ecumenici del Concilio Vaticano II° la Chiesa mostrò atteggiamenti molto più benevoli verso le “logge” (alcuni ritengono che lo stesso Giovanni XXIII° fosse affiliato alla massoneria). Pinotti si sofferma anche sulla figura di don Luigi Villa, un sacerdote che ha dedicato la vita a documentare le infiltrazioni massoniche all’interno della Chiesa. Naturalmente don Villa ha pagato il suo impegno con l’ostracismo e l’emarginazione intellettuale, come succede a chiunque tenti di informare l’opinione pubblica sulle attività dei “poteri forti”, ma non si è lasciato scoraggiare ed è riuscito a tenere in vita la rivista “Chiesa Viva” e l’“Editrice Civiltà” che sono gli strumenti di diffusione dei suoi studi. Don Villa ha continuato con convinzione la sua attività anche perché essa gli fu suggerita da un personaggio d’eccezione: Padre Pio, che fu uno dei più tenaci avversari delle infiltrazioni massoniche nella Chiesa. Don Villa avanza anche una interessante ipotesi sulla misteriosa morte di papa Luciani: sembra che Luciani avesse intenzione di fare una decisa opera di pulizia delle presenze massoniche in Vaticano...
Don Villa critica anche la realtà dell’Opus Dei che, avendo imitato le strategie massoniche, spesso tende a configurarsi a sua volta come una massoneria, con tutte le ambiguità legate alla riservatezza cui sono tenuti i suoi aderenti. Don Villa, da buon cristiano, è ottimista sull’esito della lotta alla massoneria e dichiara: “la massoneria ha in mano la Chiesa e lo Stato, ma il suo punto debole è la superbia. Prima o poi i suoi giochi di potere verranno alla luce”.

L’ultimo capitolo del libro è dedicato proprio all’Opus Dei, definita anche come la “massoneria bianca”. Questa istituzione venne fondata da Josemaría Escrivá de Balaguer, un sacerdote che visse i drammatici anni della guerra civile spagnola rischiando la vita per la sua attività anti-massonica, anti-comunista e anti-giudaica. Con la vittoria di Franco l’Opus Dei divenne un importante centro di formazione della classe dirigente spagnola e ampliò le sue attività economiche in tutto il mondo. Come si accennava in precedenza, l’Opus Dei, imitando l’attitudine alla segretezza delle logge massoniche, ha finito talvolta per somigliare molto all’avversario, al punto che i membri dell’Opus Dei spesso assumono una mentalità molto simile a quella dei protestanti anglo-sassoni imbevuti di spirito capitalista.

Pinotti conclude il suo corposo studio rilevando come le logge massoniche siano di fatto il centro di potere occulto dei sistemi democratici, e affermando che occorrerebbero norme che garantiscano maggiore trasparenza nella selezione della classe dirigente. Ma forse è opportuno chiedersi se non si debba rovesciare il ragionamento, ovvero: la logica della democrazia è intrinsecamente massonica e pertanto la selezione della classe dirigente sarebbe più trasparente se fosse ispirata ai principi dell’ordine gerarchico.




Questo brano è tratto dal libro:

Brigit
TERRA DI MEZZO
Società Editrice Il Ponte Vecchio

www.ilpontevecchio.com

lunedì 23 maggio 2011

I 14 segni del declino della modernità

Storia DI MIKE ADAMS
naturalnews.com

Molta gente pensa che il mondo come lo conosciamo finirà il 23 dicembre 2012. Assurdo, dico io. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo riconoscere che la fine del nostro mondo è già iniziata. Ciò non significa che il mondo finirà, significa che si concluderà un’era e ne inizierà un’altra. È una fase di transizione tra due epoche. Una transizione che, tuttavia, minaccia di essere la più tumultuosa e costosa a cui abbia mai assistito il genere umano.



 Ma non c’è bisogno di aspettare il dicembre 2012 per osservarne i segni. Di seguito si riportano 14 elementi che permettono di riconoscere chiaramente il disfacimento mondiale attualmente in corso. Stiamo vivendo a cavallo tra la fine di un’era e l’inizio di un’altra. In futuro guarderanno indietro e vedranno questo momento come una fase storica, ma per chi questo momento lo sta vivendo, l’impressione è quella di procedure a passo di lumaca. Non si deve però cadere in errore: stiamo vivendo le fasi iniziali della fine del mondo come lo conosciamo, ma ciò significa anche che ne sorgerà uno nuovo, completamente diverso da quello attuale.

#1 - Tornado, uragani, terremoti e tsunami – Inizialmente sembravano casi del tutto eccezionali, ora è la prassi. Gli eventi climatici si fanno via via più estremi. Negli ultimi anni, il Midwest statunitense è stato colpito da più di 120 tornado. Il Texas sta andando a fuoco e patisce un’estrema siccità. E dove non ci sono incendi né siccità si verificano delle inondazioni. Questo è solo l’inizio..aspettatevi altre follie metereologiche nei prossimi 18 mesi.


#2 – Il silenzio delle api – Il Colony Collapse Disorder [sindrome dello spopolamento degli alveari, fenomeno riscontrato per la prima volta negli USA nel 2006, ndt] avanza sempre più rapidamente in tutto il Nord America. Sappiamo già che in parte è dovuto ai pesticidi chimici (e probabilmente aggravato dagli OGM), ma il mondo dell’industria chimica è impegnato in un massiccio insabbiamento mirato a negare questa verità, mentre la popolazione degli insetti (responsabili dell’impollinazione) sta vivendo un drastico collasso. (http://www.naturalnews.com/028218_p...)



#3 – Il fallimento del nucleare – La catastrofe di Fukushima prova una cosa: nel pianificare progetti su larga scala, gli scienziati si dimostrano pericolosamente arroganti, sottovalutando regolarmente l’immenso potere di Madre Natura. Il nucleare ci prometteva energia pulita e green: ci ha invece regalato un veleno silenzioso e invisibile che sta infettando il pianeta.



#4 – La persecuzione (in malafede) a Wikileaks – In un’epoca dove l’inganno dilaga, non c’è spazio per la verità. Quindi, coloro che dicono la verità (Wikileaks) vengono ferocemente perseguitati come se fossero criminali.



#5 – L’ascesa di uno ‘stato di polizia’ nel campo della salute – L’intervento armato degli SWAT nel caso di Maryanne Godboldo a Detroit è stato solo l’inizio (http://www.naturalnews.com/032091_M...). La verità è che, in America, il sistema sanitario si serve anche delle armi per costringere alla vaccinazione e alla chemioterapia bambini e ragazzi. Questo apparato è divenuto così profondamente inutile, corrotto e pericoloso, che deve ricorrere alle minacce armate per ‘persuadere’ le persone ad assumere i suoi farmaci. Si tratta di un ‘monopolio medico a mano armata’ che minaccia la nostra salute e la nostra libertà.


#6 – Scarsità di cibo e cattivi raccolti: fenomeni sempre più frequenti – Avete notato i picchi nei prezzi degli alimenti? È solo l’inizio: il prezzo del cibo continuerà a salire esponenzialmente nel corso degli anni. Per le condizioni climatiche estreme, per la scomparsa degli insetti impollinatori e per la contaminazione globale dei raccolti dovuta agli OGM. Nel mondo, il cibo autentico è sempre più scarso. Vale la pena di considerare la possibilità di un orto...



#7 – La progressiva distruzione operata dall’industria energetica – Le fuoriuscite radioattive di Fukushima non sono l’unico segnale di come l’industria energetica sta distruggendo questo mondo. Non ci si deve dimenticare della piattaforma Deepwater Horizon e del massiccio sversamento di petrolio nel Golfo del Messico: uno sversamento tuttora in corso, peraltro. A un anno di distanza dal disastro, stanno ancora irrorando il Golfo con il Corexit [linea di solventi chimici utilizzati per disperdere le chiazze di greggio in mare, ndt]!


#8 – La costante contaminazione del pianeta con gli OGM – Questo potrebbe essere l’aspetto più drammatico del progressivo collasso mondiale a cui stiamo assistendo: un progressivo e dilagante inquinamento genetico del nostro pianeta operato attraverso gli OGM. Si tratta di un crimine contro la natura e contro l’umanità. È una ‘fuoriuscita genetica’ che non può essere contenuta, dal momento che diffonde il suo DNA letale attraverso i campi coltivati di tutto il mondo, provocando cattivi raccolti e, in definitiva, scarsità di cibo (http://www.naturalnews.com/032167_g...). L’utilizzo di OGM è quanto di più ‘satanico’ si possa trovare nell’agricoltura moderna. La pianificazione che c’è alle spalle rappresenta il male assoluto.



#9 – La tirannia e i giri di vite nei confronti del cibo ‘autentico’ (latte crudo) – Quando non si ha nemmeno la possibilità di vendere i genuini prodotti della propria fattoria ai vicini senza rischiare l’arresto, c’è evidentemente qualcosa di sbagliato. Profondamente sbagliato. Eppure succede in tutti gli Stati Uniti. Ora i federali stanno addirittura cercando di incriminare gli amish! (http://www.naturalnews.com/029322_r...)



#10 – L’escalation del denaro contraffatto – In un sistema economico sbagliato e prossimo al collasso, l’idiozia del potere riesce a pensare solo a ‘soluzioni’ che accelerino la sua stessa caduta. La continua ‘falsificazione’ di denaro da parte della Federal Reserve (con il suo ‘alleggerimento quantitativo’ e altri sistemi di contraffazione) è un evidente segnale del fatto che il sistema attuale si muove velocemente verso la sua fine. Queste follie economiche sono evidenti per chiunque abbia ancora un qualche rudimento di matematica.



#11 – L’istupidimento delle masse – Uno dei segnali più fastidiosi del tracollo già in corso è lo spaventoso istupidimento delle masse. Un panorama umano popolato di zombi teledipendenti, con la bocca spalancata e perennemente attaccati alla CNN, non offre niente di utile al mondo. Si tratta di ‘consumatori senza cervello’ che si fanno inoculare vaccini, guardano la televisione e si nutrono di spazzatura, pastorizzata e trasformata chimicamente. Assumono psicofarmaci e si bevono tutto ciò che il governo racconta loro. La maggior parte di essi, naturalmente, non sopravviverà al tracollo.



#12 – La completa fabbricazione di notizie mainstream – Ai giorni nostri, la maggior parte delle notizie che appaiono nei circuiti di informazione mainstream sono interamente costruite. La pubblicazione del certificato di nascita di Obama (in forma estesa), le notizie sulla guerra in Libia, i reportage sull’economia e il debito USA…È tutto così smaccatamente falso e incredibile che qualunque persona dotata di intelligenza, guardando un notiziario, non può che scoppiare a ridere. Il fatto che le fonti di informazione a cui fa riferimento la maggior parte delle persone non siano più capaci di riportare la verità e debbano ricorrere a finzioni ed espedienti su qualunque argomento, dalla salute pubblica alle sorti del dollaro, è un ulteriore segnale del collasso della società.



#13 – Il crescente inquinamento farmaceutico mondiale – Aldilà della contaminazione imputabile agli OGM e alle radiazioni, stiamo assistendo anche a una contaminazione farmaceutica del nostro pianeta. Non si tratta soltanto delle aziende farmaceutiche che scaricano i propri rifiuti nei fiumi (http://www.naturalnews.com/025415_w...); c’è anche il fatto che più della metà della popolazione assume farmaci con cadenza giornaliera. Questi farmaci passano attraverso i loro organismi e finiscono nei bacini idrici, contaminando i pesci che li abitano (http://www.naturalnews.com/025933.html). Oltre a ciò, i farmaci finiscono nei liquami organici umani, che vengono a loro volta confezionati e venduti come ‘fertilizzante organico’!(http://www.naturalnews.com/029504_o...)



#14 – La contaminazione radioattiva delle scorte alimentari globali – Stiamo parlando di qualcosa di veramente insidioso: le scorte alimentari di tutto il mondo sono state contaminate dalle fuoriuscite radioattive di Fukushima. Ci hanno detto che i livelli di radioattività erano ‘bassi’, ma nessuno ci ha detto la verità sugli isotopi radioattivi di cesio e su come ne rimanga traccia negli alimenti per secoli. Come farà la razza umana a sopravvivere all’esposizione alla TAC [tomografia computerizzata, metodo diagnostico che utilizza i raggi X, ndt], al cibo radioattivo, alle radiografie toraciche, ai body scanner della TSA [agenzia per la sicurezza aeroportuale USA, ndt] e perfino ai raggi X che dai furgoni segreti del DHS [Department of Homeland Security, dipartimento per la sicurezza interna USA] scannerizzano il vostro corpo mentre, ignari, vi state muovendo all’interno di uno stadio di football? Gli effetti delle radiazioni sulla razza umana ci stanno portando a una infertilità di massa. Forse è proprio questa l’idea che c’è a monte, in realtà.

Va sempre più veloce

Il dicembre 2012 può essere considerata una data utile per definire una sorta di ‘punto mediano’ della crisi, o anche un ‘punto d’innesco’ per una qualche ulteriore accelerazione nel disfacimento della società. Ma non bisogna cadere in errore: stiamo già assistendo al collasso del mondo moderno, seduti in prima fila! (non male, vero?)



Basta fermarsi a pensare a quello che sta accadendo tutto intorno a noi proprio in questi giorni. Sono tutti segnali del tracollo di una civiltà basta su pratiche insostenibili e sul disinteresse per la vita. È la ‘fine dei giorni’ per l’oligarchia corporativa, l’apparato monopolistico incentrato sul profitto che ha distrutto ogni cosa nel nostro mondo in cambio di risultati trimestrali di segno un po' più positivo.



Nella costante ricerca di maggiori profitti, l’umanità ha sacrificato le sue scorte alimentari, gli insetti impollinatori, i suoi oceani, le sue foreste e le risorse del suolo. Gli esseri umani più avidi hanno usato altri esseri umani come cavie per esperimenti e carne da cannone. Abbiamo fatto guerre solo per vendere nuove bombe, e inventato malattie solo per vendere psicofarmaci.




Questo è l’operato di una società che ha fallito…per questo abbiamo i giorni contati. Assistere a questo crollo è perfino più interessante che osservare la continua opera di distruzione, dal momento che quelli di noi che hanno prestato attenzione hanno capito che una nuova civiltà sorgerà e rimpiazzerà quella attuale dopo il tracollo.
Dite addio al falso potere delle istituzioni

Sarebbe davvero bello che i nostri futuri leader si ricordassero dell’importanza della libertà e, naturalmente, della responsabilità personale. La risposta a tutti i problemi del mondo è evidentemente la libertà: libertà in campo medico, libertà in campo economico e libertà dalla tirannide governativa.



Questo perchè, diciamocelo chiaramente, alla base della maggior parte dei problemi che affliggono il mondo moderno è il malgoverno. È il malgoverno (Big Government [formula con cui negli USA si identifica un’eccessiva ingerenza delle istituzioni nella vita delle persone e nel settore privato, ndt]) che ha approvato gli OGM. È il malgoverno che ha rafforzato il monopolio dei medici e ha permesso che i pesticidi decimassero le api. È il malgoverno che ci ha precipitati in un debito insanabile e in una serie di dispendiose guerre in altri paesi. Il malgoverno ha dichiarato fuorilegge la libertà di pensare da soli alla propria salute e ha protetto le pratiche monopolistiche dell’industria alimentare, farmaceutica e chimica.



Il crollo della civiltà moderna è, come avrete forse immaginato, il crollo dell’idea che un ‘Big Government’ possa creare una società migliore. Perché se c’è un concetto che merita di essere sepolto per sempre è quello che We the People [‘noi, il popolo’, preambolo della costituzione americana, ndt] abbiamo bisogno che un altro un gruppo di persone (i rappresentanti del governo) viva del nostro lavoro e ci perseguiti, forte della sua falsa autorità, pretendendo di guidarci in ogni minimo dettaglio della nostra vita.


Quello di cui abbiamo bisogno in questo mondo non è un governo più forte, ma una maggiore libertà. Con la libertà, l’integrità e la responsabilità individuale, non ci saremmo trovati di fronte al collasso globale a cui stiamo assistendo. Ma, ahimè, a quanto pare apparteniamo a una specie infantile, che ha bisogno di imparare le lezioni nel modo più duro.



Questa lezione dovrebbe essere ricordata a lungo: se lasciate che le aziende, le banche e i governi gestiscano le vostre finanze, le vostre fattorie e le vostre vite, faranno di voi i loro schiavi e vi ruberanno il futuro mentre dormite. Inietteranno il loro veleno in tutto il mondo fino a quando non vi sveglierete, un bel giorno, e vi accorgerete che tutto ciò che avevate creato è stato distrutto. Vi prometteranno il paradiso ma vi regaleranno solo morte. Guardatevi da qualunque entità che non sia un essere vivente: nessun governo, nessuna istituzione e nessuna azienda ha un cuore, né ha una coscienza. Sono ‘forze di distruzione organizzata’ che fanno a pezzi tutto ciò che abbiamo di più caro dandoci in cambio cose che riescono solo a danneggiarci o renderci schiavi.



Guardatevi dalle corporation, dal governo e dalle istituzioni non-profit: queste ultime agiscono come ‘gruppo di facciata’ per l’industria privata. Non lasciatevi governare da istituzioni che esistono soltanto come costruzioni artificiali, proiezioni dell’avidità umana.


E eccoci pronti per l’accelerazione del processo di distruzione. Dal momento che state leggendo questo articolo, voi rappresentate il futuro della razza umana. Avete il dovere di restare in vita, mantenere intatti i vostri geni, pronti per creare una nuova società dopo che quella attuale verrà spazzata via dalla storia.



Per saperne di più: http://www.naturalnews.com/032258_economic_collapse_2012.html#ixzz1LVV90Tea

Mike Adams
Fonte: http://www.naturalnews.com/
Link: http://www.naturalnews.com/032258_economic_collapse_2012.html
2.05.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di APPLEWHITE

Per saperne di più: http://www.naturalnews.com/032258_economic_collapse_2012.html#ixzz1LVV90Tea

mercoledì 18 maggio 2011

Guerre Nato: tutti i rischi delle armi nucleari




Durante la campagna balcanica, con gli attacchi indiscriminati alla Serbia, Bosnia e Kosovo, furono utilizzate in modo massiccio armi contenenti uranio impoverito per colpire obiettivi di varie natura, sia militari (veicoli corazzati-bunker), sia civili. Un vero banco di prova per le nuove armi Usa.
In Bosnia con le operazioni Deny Flight e Deliberati Force nell’aerea interessata attorno a Sarajevo per un raggio di circa 20 Km furono utilizzati 10 mila proiettili perforanti sparati dagli aerei d’attacco al suolo A-10 e oltre 400 missili tipo Cruise, lanciati da unità navali e sottomarini. Anche nel Kosovo, che è bene ricordare è sempre stato storicamente territorio serbo, furono circa 30 mila i proiettili sparati contenti DU. La Serbia e la capitale Belgrado non sfuggirono agli attacchi indiscriminati dell’aviazione Nato. Il problema maggiore a tutt’oggi in Serbia è oltre alla contaminazione da Du dei militari impegnati durante la guerra d’aggressione Nato del 1999, sono le ricadute sulla popolazione civile (di questi morti in Occidente si tace, come per quelli iracheni e afghani e libanesi), con un notevole aumento di casi di leucemie e tumori vari.
L’uranio impoverito è altamente tossico e entra facilmente nella catena alimentare, inquinando le falde acquifere, gli animali, le verdure, la frutta, con effetti devastanti a distanza di anni. La sua pericolosità, è dovuta in prevalenza all’inquinamento chimico che produce, più che quello radiologico. Trasformato in nano particelle, il Du vieni inspirato, colpendo solitamente i reni, la vescica e i polmoni. Vale la pena di ricordare che in Serbia furono attaccati essenzialmente obiettivi civili e fu condotta anche una guerra biologica, lanciando parassiti sui campi coltivati al fine di piegare la resistenza del popolo serbo.Le bombe con Du usate sono in prevalenza del tipo:
Gbu-24 a guida laser adatte a colpire mezzi corazzati e postazioni protette – Blu -109 indicate per posti comando e Blu 107 per distruggere le piste degli aeroporti
Per capire meglio del perché dell’utilizzo di armi contenenti uranio impoverito, si deve risalire agli anni ‘70, quando il Pentagono riferì che l’Unione Sovietica stava progettando corazze cui dotare i propri mezzi da combattimento, capaci di resistere al munizionamento allora in dotazione alla Nato. I ricercatori Usa dopo varie sperimentazioni stabilirono che il Du fosse il materiale più adatto per i nuovi proiettili perforanti per colpire mezzi corazzati e posti di comando protetti.
Infatti il Du oltre ad essere estremamente duro e compatto, è altamente infiammabile e sprigiona in pochissimo tempo temperature elevatissime (3000°), in grado di perforare le corazze dei carri armati e il cemento dei bunker.
Altro motivo è di carattere strategico, il Du è preferito al Tungsteno, altro materiale usato nei proiettili perforanti, perché quest’ultimo è prodotto in massima parte dalla Cina.
Non vi sono dubbi sul fatto che le forze Nato hanno ampiamente usato le armi all’uranio impoverito anche in Libia.
Nel focus di politica estera con sede a Barkeley in California si dà inoltre per certo un bombardamento effettuato nelle prime 24 ore da aerei B52, con lo sgancio di circa 45 tonnellate di bombe su alcune città libiche. In Italia attualmente il problema uranio impoverito è legato oltre alle conseguenze causate sui reduci delle guerra balcaniche e del Vicino Oriente, alla popolazione che vive vicino ai poligoni Nato situati in Sardegna ed al personale militare che vi opera. Tutti colpiti da forme tumorali di vaio genere, proprio di recente è stata aperta una nuova inchiesta sul poligono militare di Salto di Quirra, dove il procuratore della Repubblica di Lanusei ha deciso la riesumazione dei corpi di 20 pastori deceduti tra il 1995 e il 2010.

Federico Dal Cortivo
direttore dell’agenzia online Italia Sociale