lunedì 7 novembre 2011

Scorie nucleari all'Eurex di Saluggia, «situazione risolta solo in parte». Quel disastro sfiorato nel 2000

Mentre a Genova si contano i danni dell'alluvione in Piemonte ci si prepara ad una sempre più probabile esondazione dei fiumi. Le piogge stanno ingrossando il livello del Po e si prevede un'ondata di piena potrebbe interessare il tratto di fiume compreso tra la Dora Baltea e il Ticino. E il ricordo torna all'autunno del 2000 quando la regione fu devastata da un'alluvione. Allora si evitò per poco persino l'incidente nucleare. L'acqua infatti arrivò nel deposito di scorie nucleari dell'Eurex di Saluggia dove sono tuttora stoccati 230 metri cubi di rifiuti radioattivi allo stato liquido in bidoni. Per fortuna non ci fu alcuna contaminazione ma le polemiche sulla sicurezza dell'impianto di stoccaggio furono durissime.

Dopo undici anni la situazione è stata risolta solo in parte. «Al momento - dice Giuseppe Onufrio, direttore gestionale di Greenpeace Italia - non c'è un rischio immediato. Dopo l'alluvione del 2000 sono stati fatti dei lavori per mettere in sicurezza l'impianto che ora sono sicuramente più protetti da un'eventuale alluvione». Nel 2006 la Sogin (società di Stato incaricata della dismissione degli impianti nucleari in Italia chiusi dopo il referendum del 1987) ha realizzato un nuovo parco serbatoi per i rifiuti liquidi a più alta attività. Gli stessi sono stati trasferiti nel 2008.

Per stare completamente tranquilli bisognerebbe tuttavia solidificarli. Restando allo stato liquido, le scorie continuano a rappresentare una potenziale bomba ecologica perché possono contaminare più facilmente la terra e l'acqua. Fin dal 2000, dopo l'incidente dell'alluvione, il ministero dell'ambiente aveva imposto la solidificazione. «Lo smaltimento ideale - spiega Onufrio - dovrebbe avvenire attraverso un processo di vetrificazione». Il processo è però decisamente complicato perché si può fare solo in Francia e trasportare 230 metri cubi è decisamente complicato. E così si è optato per la cementificazione. A marzo di quest'anno è stato avviato il bando di gara per la realizzazione dell'Impianto Cemex che permetterà la cementazione e il successivo stoccaggio nell'annesso deposito, dei rifiuti liquidi radioattivi.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

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