Nell’autunno del 2011, uno studio condotto da scienziati svizzeri rivelò che un piccolo numero di banche controllava una importante fetta dell’economia globale.
Lo studio, chiamato ‘La rete del controllo globale corporativo’ è stato portato a termine da Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston, a Zurigo, in Svizzera. Il metodo è stato quello di sviscerare il database con i dati di marketing della Orbis nel 2007, raccogliendo file su più di 30 milioni di operatori economici (imprese e investitori) di tutto il mondo, incluse le posizioni patrimoniali.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista New Scientist, molto rispettata nel panorama della scienza “mainstream”.
I risultati sono interessanti, anche se in fondo prevedibili.
MASSIVA CENTRALIZZAZIONE
Si evince che ci sono circa 43.000 aziende transnazionali secondo la definizione dell’OCSE. Di queste, 1.318, sono quelle più importanti ed influenti Questo nucleo ha tre caratteristiche importanti.
1. Tra di loro, generano il 20% del reddito mondiale.
2. Si possiedono l’un l’altra.
Il database Orbis ha chiaramente dimostrato che la maggior parte delle azioni di queste società sono di proprietà di altri membri del gruppo dei 1.318. Ciò significa che le imprese più grandi, più redditizie e influenti del mondo si possiedono a vicenda in un unico grande cartello finanziario, o addirittura andando a formare un monopolio. Sono in competizione solo a livello nominale.
3. Il nucleo centrale possiede tutte le altre 43.000 aziende transnazionali.
Queste aziende generano un altro 60% del reddito mondiale. Ne deduciamo quindi che il controllo arrivi a livelli così capillari da formare un monopolio quasi totale.
Oltre a queste 3 caratteristiche del nucleo centrale, ci sono due osservazioni ancora più scioccanti da fare:
4. L’80% del controllo totale è nelle mani di un gruppo ancora più piccolo formato da 737 aziende.
5. Ultimo ma non meno importante: Spingendoci ancora più in alto, solo 147 aziende controllano direttamente il 40% della ricchezza totale.
CONCLUSIONE
Sotto a questo paragrafo troverete la “top 50″ della lista.
Come si può vedere da questo elenco, sono tutte banche o altri istituti finanziari.
Quindi no, non è un’iperbole dire che il sistema bancario è Uno. Non stiamo esagerando, quando diciamo che è un unico cartello enorme. Che le banche possiedono tutto, inclusi tutti i principali settori industriali. L’industria del petrolio, delle armi, dei farmaci, quella alimentare, delle telecomunicazioni, ecc. Si tratta di un unico, massivo, monopolio. Controllato dall’alto verso il basso.
Il Potere Monetario è reale e questi ricercatori svizzeri ci hanno fatto un favore sviscenando i numeri.
Restano però ancora degli interrogativi da porsi: Come agiscono queste aziende, se sono tutte controllate dalle stesse persone?
Le cosiddette “Teorie del complotto” (per le masse) acquisiscono sempre più valore e trovano conferme nei dati reali. Semplicemente la gente non conosce la natura umana. Le persone cospirano praticamente in ogni campo. Sarebbe così sorprendente pensare ad un complotto per il dominio globale?
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